In tv no, è meglio di no, ha ragione Grillo. Però anche su Twitter forse è il caso di darsi una regolata. O, probabilmente, ce la dobbiamo dare noi operatori della comunicazione una regolata. Non riportando quel che invece tutti hanno riportato e che anche io sto per fare.
Succede che stamattina, a La7, Nichi Vendola a modo suo attacca il sindaco di Firenze Matteo Renzi. In realtà gli fa il più bel complimento di tutta la campagna elettorale, ma questo è un altro discorso. In soldoni, Vendola dichiara che Renzi perderà perché, tra le altre cose, ha come riferimento Tony Blair, la figura più fallimentare della storia della sinistra europea.
E sulla dichiarazione ci sarebbe molto da dire. Per quel che mi riguarda, dico che magari Renzi fosse il 60% di Tony Blair, non solo a livello di idee ma soprattutto per il coraggio di reggerle in pubblico.
Che cosa ti combina invece tal Luigi Marattin, assessore al Bilancio di Ferrrara e, pare, fedelissimo renziano? La butta sullo squallido, sul volgare, con un tweet in cui invita Vendola, diciamo, ad accoppiarsi un po’ in giro (“Nichi, per usare il tuo linguaggio, ma va prosaicamente ad elargire il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata”).
Vabbè, insomma, siamo alla fiera del nulla. E nemmeno infiocchettato benissimo, come diceva invece Pino Rauti di Gianfranco Fini. Siamo al nulla cosmico volgare ancora prima che omofobo.
Peccato, era una buona occasione per tornare a parlare di Blair, di una sinistra riformista e magari recuperare un po’ del terreno perduto negli ultimi giorni. Ovviamente, ça va sans dire, il buon Renzi col tweet stupido non c’entra niente.