Forse – ogni tanto e con buona pace dell’ottimo Nanà Sciascia – la memoria ha un futuro. A volte basta solo carpire e proporre una semplice citazione: di quelle che abitano nelle librerie personali.
“Il fatto è che il sedere di Falcone ha fatto comodo a tutti. Anche a quelli che volevano cavalcare la lotta antimafia. Per me, invece, meno si parla, meglio è. Ne ho i coglioni pieni di gente che giostra con il mio culo. La molla che comprime, la differenza: lo dicono loro, non io. Non siamo un’epopea, non siamo superuomini; e altri lo sono molto meno di me. Sciascia aveva perfettamente ragione. Non mi riferisco agli esempi che faceva in concreto, ma più in generale. Questi personaggi prima si lamentano perché ho fatto carriera; poi se mi presento al posto di procuratore, cominciano a vedere chissà quali manovre. Gente che occupa i quattro quinti del suo tempo a discutere in corridoio; se lavorassero, sarebbe molto meglio. Nel momento in cui non t’impegni, hai il tempo di criticare. Guarda che cazzate fa questo, guarda quello che è passato al Pci, e via dicendo. Basta, questo non è serio. Lo so di essere estremamente impopolare, ma la verità è questa…” (Giovanni Falcone)
[ “I Disarmati” di Luca Rossi – Mondadori ]