L’appartenenza di Mario Monti al Gruppo Bilderberg, così come alla Commissione Internazionale detta “Trilaterale” é stato un argomento di dibattito e polemiche quando il professore é diventato Presidente del Consiglio. Oggi sembra scomparso quasi del tutto dalla campagna elettorale.
Per alcuni (molti più di uno per la verità) Monti sarebbe arrivato a Palazzo Chigi proprio per l’appartenenza a questi gruppi di potere.
Ma chi sono? Di cosa si occupano?
Il Gruppo Bilderberg é un incontro annuale al quale si partecipa per invito, non ufficiale, di circa 130 partecipanti. Si tratta di personalità influenti in campo politico, economico e bancario. Si discute di una varietà di temi globali, economici, finanziari, politici e militari. La prima conferenza si tenne il 29 maggio 1954 presso l’Hotel “de Bilderberg” (da qui il nome) a Oosterbeek, in Olanda.
Le discussioni non sono mai registrate, né riportate all’esterno. In pratica non se ne conoscono i contenuti. Secondo gli organizzatori della conferenza, questa scelta si spiega con l’esigenza di garantire ai partecipanti maggiore libertà di esprimere la propria opinione senza che le loro parole possano essere travisate dai media.
La Commissione Trilaterale, invece, é un gruppo (oggi si direbbe un think tank) non governativo e non partitico, fondato nel 1973 per iniziativa di David Rockefeller. La Trilaterale conta come membri più di trecento privati cittadini provenienti dall’Europa, dal Giappone e dal Nord America. Si tratta di finanzieri, politici, banchieri e intellettuali o presunti tali. Tra gli scopi dell’Organizzazione, la volontà di facilitare la cooperazione internazionale nella convinzione della crescente interdipendeza degli stati.
Secondo gli alcuni di cui sopra, l’obiettivo della Trilaterale sarebbe quello di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale.
Queste due organizzazioni vengono spesso accusate di lavorare per favorire banche, multinazionali, poteri forti e grandi potenze mondiali.
É vero? Difficile appurarlo.
Si tratta di due strutture internazionali che, pur avendo importanza e potere, raramente vengono proposte dai principali mass media internazionali e nazionali.
Una cortina di riservatezza li circonda. Non si rilasciano dichiarazioni, le riunioni si svolgono in piccole località, spesso isolate dal resto del mondo.
Sembrano uomini che immaginano il “nuovo ordine mondiale”, disegnando il futuro, lontano dal resto dell’umanità.
E la trasparenza? Potrebbero chiedere gli alcuni di cui sopra. Si tratta di un’invenzione moderna.
Infatti, per questi uomini si potrebbe ipotizzare una sorta di “governo dei Migliori”, come lo aveva immaginato Platone, dove ognuno fa ciò per cui é nato secondo natura, dove ogni esistenza é determinata logicamente da una precisa essenza, sia essa bronzea, argenta o aurea, e dove i “Migliori” e i “Migliori” soltanto governano.
Secondo Platone, questa sarebbe la risposta al governo del popolo. Un potere de facto gerarchico e antidemocratico. I “Migliori” governano per i guerrieri e per i lavoratori, in loro nome, considerando le loro ragioni e i loro orizzonti, ma non secondo gli orizzonti e le ragioni dei governati. Essi, i governati, non potranno conoscere le ragioni e gli orizzonti propri di chi governa. Essi sono giusti per tutti (a prescindere) e, seppur comprensbili solo ai “Migliori”, devono essere accettati da tutti, secondo giustizia e moderazione.
Perché essi governano per il bene. Di chi? Non si sa. La riservatezza prima di tutto.