Spesso gli agenti atmosferici agiscono sugli eventi che si susseguono sulla terra e sulla psicologia di ciascuno di noi.
Non è una novità, ma è bene ricordare che alcuni studiosi ritengono che i mercati finanziari spesso siano in sintonia con i cambiamenti climatici. se c’è il sole gli operatori e i gestori sono di buon umore e comprano, se piove e c’è tempesta, vendono.
A luglio dello scorso anno una dichiarazione del governatore della BCE bastò per fare invertire la rotta delle borse costringendo i fondi speculativi (hedge funds) a chiudere le loro posizioni ribassiste (short) per girarle verso il rialzo (long) consentendo una boccata d’ossigeno almeno ai prezzi delle azioni e dei nostri bistrattati titoli di stato.
La primavera che stiamo vivendo sembra essere orientata al maltempo persino con nevicate intense anche sotto i mille metri…
E i mercati finanziari non stanno a guardare… la zona euro è in evidente difficoltà, il caso Cipro ha riaperto le porte alla speculazione internazionale e giù a vendere euro e a comprare dollari (da 1,37 di poche settimane fà oggi stà a 1,2780…) così come la sterlina inglese (0,88 vs 0,8450)
La borsa italiana ha già perso dai massimi dell’anno in pochi giorni il 15% e non si sà se sia finita, anche perchè di contro il mercato guida, ovviamente quello americano, è sui massimi storici e non sia mai che incominci a correggere pure quello…. e allora…
Le nubi dunque sono nuovamente gonfie e pronte a scaricarsi …provocheranno una tempesta o qualcuno interverrà anche questa volta a fare tornare il sole?
La natura deve fare il suo corso “naturale” e spesso ci ha dimostrato che provare a contrastarla non serve, tutt’altro….così per i mercati finanziari… quando prendono una direzione negativa non serve puntellarli… meglio che trovino, il loro naturale, anche se doloroso, punto d’appoggio.