Amore senza confiniOperazione anti ex

Non mi ero preoccupata più di tanto della “questione ex”. E’ risaputo, le donne sanno essere in questo caso molto più gelose degli uomini. E i social network, facebook per primo, non hanno fatto ch...

Non mi ero preoccupata più di tanto della “questione ex”. E’ risaputo, le donne sanno essere in questo caso molto più gelose degli uomini. E i social network, facebook per primo, non hanno fatto che acuire questa gelosia.

Basta un saluto sulla bacheca, un apprezzamento a una foto, un commento – spesso fuori luogo – a un link o a uno status, che noi siamo lì e click, un “mi piace” al commento della ragazza in questione – amica che ci sembra avere troppa confidenza e quindi possibile ex -, che in realtà significa “Stai attenta che ho letto e ti tengo d’occhio”, o una risposta del tipo “Eh lo so quanto è bello il mio amore” e via dicendo.

Neppure il fatto di saperle a chilometri di distanza riesce a diminuire questa gelosia. Anzi, a volte è un fattore che non fa che aumentarla. Perlomeno, se fosse stato un ragazzo dello stesso paesino di 3.500 anime, basterebbe chiedere alla cara nonna, che in men che non si dica ti sa dire non solo la genealogia della famiglia, ma anche elencare le “scète” con cui usciva prima. E se non lo fa la nonna, ci pensano le ragazze degli amici a stilarti una bella lista. Invece, quando il tuo hobbi viene da un Paese lontano, è cresciuto là e qui ha avuto solo qualche storiella, recuperare la “lista ex” è assai complicato. Gli amici hanno le bocce cucite: alla privacy l’uomo arabo ci tiene eccome.

Ma prima o poi, i nodi vengono al pettine: e facebook in questo caso è la loro rovina. Appena una donna commenta qualcosa, inizia l’interrogatorio stile James Bond: “Ma chi è questa ragazza? Non me ne avevi mai parlato….aaah è un’amica…amica, vero? Non è che per voi uomini la parola amica nasconde altri significati, vero?”. Con occhiate del tipo: “Prova – a-dirmi-una-bugia-che-dopo-farai-i-conti-con-me-altro-che-incredibile-Hulk”. Non parliamone poi se commenta in arabo e non in francese: ecco che allora scatta “l’operazione 007”: copia-incolla del commento e una mail all’amica sposata che ormai sa l’arabo come madrelingua et voilà, ogni dubbio viene sciolto. Ha scritto qualcosa di compromettente? Bene, il nome della poveretta sarà ben memorizzato nella nostra testa (e anche nell’agenda: si sa mai che la memoria faccia capricci…). Ci sono anche i trucchi che consistono nell’impararsi qualche parolina ad hoc in arabo per capire il tono della conversazione: “hobbi”, “amore mio”; “twachtech”, “mi manchi”; “nhebbek” “ti amo”; “nmout alik” morirei per te. Beh, se trovate anche solo una di queste paroline, cominciate a far suonare i campanelli d’allarme. Quella è una ex di sicuro.

E che dire di quelle che creano dei secondi profili con nome e cognome inventato (perché sanno di essere come delle mosche fastidiose che schiacceremmo volentieri) per poter comunicare in tranquillità con il nostro lui (ma che non fanno i conti con la nostra personalità machiavellica)? E delle ragazzine che dalla Tunisia lo aggiungono nella speranza che sia un buon partito? Ma queste sono facili da “eliminare” (e lui è spesso il primo a farlo): basta dire che è sposato e puff, spariscono: l’unico loro obiettivo infatti è accasarsi.

L’unico suggerimento? Tenere gli occhi ben aperti. E per la prossima vacanza, in valigia metteteci anche qualcos’altro. Io opterei per il guttalax: inodore e insapore, qualche goccia nel thè/caffè da offrire alla cara ex e…deve solo sperare che ci sia un bagno nei paraggi. Ops 🙂

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