Giovani europeiEd è subito Guerra? La pigrizia degli italiani e l’accondiscendenza dei giornalisti.

Da i commenti che si leggono in giro, il possibile conflitto tra le due nazione sembra quasi scoppiato per caso.L'incredulità degli italiani porta in evidenza un male atavico: La qualità della nos...

Da i commenti che si leggono in giro, il possibile conflitto tra le due nazione sembra quasi scoppiato per caso.L’incredulità degli italiani porta in evidenza un male atavico: La qualità della nostra informazione è imbarazzante. Le tensione tra le due coree non è di certo cosa di pochi giorni. Nei giornali ha sempre trovato poco spazio, mentre nei telegiornali( 80% dei cittadini italiani usa questo mezzo) la notizia non esisteva. L’orrore del conflitto si stringeva tra i menù della Parodi e la presenza di Renzi ad Amici. Per non parlare dei piedi dei fedeli amorevolmente lucidati e profumati: mai callo fu tanto amato e illuminato dai flash dei fotografi nel corso dei secoli.

I giornalisti ci hanno coccolato per tutto questo tempo. Non si è mai entrati nel dettaglio per non annoiare. Più share si guadagnava meno si tendeva a informare. Abbiamo reso il pubblico iracondo, capriccioso, generalista, frettoloso, incosapevole. In tempi di pancia non abbiamo parlato alle teste. E adesso ci lamentiamo del qualunquismo? Se per anni si è detto qualunque cosa pur di guadagnare due punti percentiali in più di ascolti. Se per non perdere voti si è detto di tutto o non si è detto nulla.

Adesso tutti sanno che c’è il rischio di un conflitto. Ovviamente il pubblico a cui viene sconsideratamente evitato di raccontare i dettagli per non scuoterli dal loro torpore domestico, ignaro di tutto, si trova in prima pagina la notizia, e commenta sconcertato: Così all’improvviso? Ma dove si trovano le due coree? E noi? già, noi…
Lo stesso valeva per la crisi, gli scandali, l’evasione. Riempivamo i ristoranti, viaggiavamo con l’aereo, compravamo i vestiti, parlavamo di Sport. E poi, in prima pagina: “FATE PRESTO”
Il cittadino iniziò a capire che siamo nell’Unione europea, che esiste una banca centrale perché un italiano la preside, che per venti anni non si è fatto assolutamente nulla.
Abbiamo imparato a chiedere la fattura, a filmare i dipendenti che timbrano i cartelli e poi scappano, a lamentarsi dei costi della politica e della burocrazia.
” Vagonate di senno di poi”

E’ proprio vero: La gente impara la geografie con le guerre e l’economia con le crisi.
Potremmo giustificarci: Certo, è colpa della Stampa. Ed è certamente vero.
Ma nella storia dell’umanità non c’è mai stato un tasso di scolarizzazione così alto. Abbiamo milioni di canali su cui informarci, centinaia di testate, telegiornali che vanno in onda 24ore su 24. E noi? fermi lì, con la faccia un po’ da ebeti e un po’ da bimbi lagnosi a lamentarci. Ci devono imboccare la verità. Certo, il vero giornalista ha l’obbligo di raccontarci ciò che non vogliamo sentire, ma se si è sordi c’è poco da fare.

Adesso siamo scandalizzati e preoccupati. Ci rendiamo conto che il mondo va avanti anche da solo e che noi non siamo il perno su cui ruotano tutte le vicende. Poi il problema diventa evidente, non si può fare a meno di pubblicare la notizia, e allora ci trasformiamo in paladini della giustizia. Certo, meglio di niente, ma che tristezza…

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