Un conto è distinguere i politicanti dai politici. Un altro conto è far discendere il degrado del mestiere dalla retribuzione. Un attore, un calciatore, un medico sarebbero più bravi se non fossero pagati? Solo ai politici si chiede (adesso) di occuparsi degli affari pubblici per passione e basta. E di che cosa dovrebbero vivere? Non sono convinto che la retribuzione sia il male. Il politicante è colui che parla, parla, senza spiegarsi veramente, lasciando tutto nel vago e intanto non decide. Questo è il male. E lo scandalo sta nel fatto che paghiamo un re fannullone. Un calciatore che non sa giocare, un medico incompetente, un attore che recita da cani escono dal mercato. Ci siamo talmente abituati invece al politico inutile che non cerchiamo di sostituirlo con uno effettivo, vorremmo solo che stesse lontano dai soldi. Ma è questo il problema? Adesso ci siamo pure inventati i-cittadini-che-si improvvisano-politici. Un giorno forse troveremo il modo per farci rappresentare da persone capaci di fare quel mestiere e di trovare risposte ai problemi della collettività.
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