Nella recente intervista (più una chiacchierata in realtà) con Mono Ovadia, abbiamo toccato tematiche principalmente europee. Si sono sfiorati temi culturali e sociali nel tentativo di delineare un’origine comune. Non si poteva non toccare il tema Grillo. In quei giorni (il giorno in cui è stata fatto l’intervista) l’esponente principale del partito Fronte Nazionale Marine Le Pen aveva lanciato un appello al comico genovese: «Se Grillo vuole incontrarmi può chiedermelo. Dobbiamo prendere coscienza che le forze euroscettiche che vogliono il cambiamento (sull’Europa, ndr) devono incontrarsi».
Ecco una parte dell’intervista ( prossimamente verrà pubblicata la parte integrale sul canale Youtube Alternativa Europea)
Signor Mono Ovadia, cosa ne pensa al riguardo?
Penso che un movimento di ispirazione fascista populista di destra non abbia la stessa ispirazione del movimento di Beppe Grillo. Al di là di tutte le chiacchiere retoriche su Grillo, che può piacere o non piacere, viene da istanze molto diverse da quelle di Marine Le Pen. Le destre cavalcano l’euroscetticismo ma hanno già fallito 60 anni fa. Non si capisce cosa vogliono ancora(ride). Io non so cosa farà Grillo ma credo che la matrice e il senso di questi due movimenti siano opposti. D’altronde una cospicua parte dell’elettorato di Grillo è di Sinistra. Certo, la destra ha sempre usato come grimaldello per scardinare una parte dell’elettorato più fragile le tematiche sociali, ma li usa solo strumentalmente. Basti guardare la repressione dei sindacati e di tutti gli altri movimenti. Secondo me non ci sarà un seguito.
Lei non vede realmente nessun contatto tra i due movimenti.
Forse l’equivoco della demagogia. Però io non credo che il movimento cinque stelle sia demagogico. Indubbiamente utilizza parole d’ordine semplificate, ma esclusivamente per reagire allo spaventoso marasma che è stata la politica italiana nell’ultimo ventennio berlusconiano.
Ma più che un’analogia ideologica, non crede ci sia una continuità antieuropea?
Qui non si tratta di essere contro l’Europa. Questo è un equivoco. E’ stato detto anche di Syriza, la sinistra greca. Loro non sono contro l’Europa, sono per un’altra Europa, è diverso. Ma che cos’è l’Europa di oggi?
Che cosa è?
Esiste? Non abbiamo neanche una vera banca centrale, quindi questa unione monetaria fa ridere. Si potrebbero lanciare gli Eurobond per contrastare la crisi. Ma questa Europa è un’istituzione esclusivamente burocratica. Cameron e l’Inghilterra, loro sì sono stati sempre antieuropei. Hanno sempre cercato di contrastare ogni sviluppo vero di un progetto unitario europeo.
Infatti gli Inglesi sono più interessati al mercato unico che all’Unione europea.
Non gliene frega niente. Loro sono la quinta colonna in ogni progresso dell’Europa. Non faccio nomi, ma molti autorevoli rappresentati dell’unione mi hanno detto questo. Però a loro non dice niente nessuno. Tutti si attaccano a Grillo.
Secondo lei perché?
E’ la solita melina, la solita retorica fondata sul benpensantismo che cerca di attaccare senza critiche fondate: “demagogo” “antieuropeo”. Purtroppo è la leadership europea a essere contro l’Europa(ride). L’Ungheria ha un governo che definire ultra reazionario sarebbe un eufemismo. Cosa fa l’Europa? Che Europa è?! Ma di cosa stiamo parlando?
Quindi la colpa è degli Inglesi se l’Europa va male?
L’Inghilterra ha fatto forti pressioni per tagliare i fondi al bilancio europeo. Così verranno tagliati tutti gli investimenti sulla cultura e sulle tecnologie. Tutti dicono che Grillo è antieuropeista? Si preoccupino di dire che questa Europa è un fantasma.
Detto da lei fa un po’ impressione.
Guardi, io sono un europeista convinto. Ma si poteva dire ai governanti inglesi (in generale) che potete diventare il cinquantacinquesimo stato degli Stati Uniti, non l’ha ordinato il dottore. Io avrei tirato dentro la Turchia.
Concentriamoci ancora su Grillo.C’è un video in cui Grillo fa una curiosa analogia dell’Europa utilizzando un palloncino. Se quel palloncino viene gonfiato troppo rischia di esplodere. Grillo dice che l’Europa, nel tentativo di imbarcare tutti i paesi del continente, rischia di fare la fine del palloncino.
Io credo che queste siano opinioni legittime.
Per carità.
Ma le ripeto, invece di urlargli contro bisogna rispondere nel merito delle questioni. Ma è difficile: l’Europa è veramente messa male. Naturalmente penso che sia meglio un’Europa così invece che consegnata alla deriva degli stati. Un’economia piccola non resisterebbe sul mercato globale. Ma l’Europa deve cercare di far migliorare le economie più deboli stabilendo delle forti politiche di unione. Invece cosa sta facendo in Grecia? Massacrare i poveracci (lo ripeto due volte). Ma come si risolve la situazione? Iniziamo a mandare via quelli che hanno precedentemente governato, o no?
Lo stesso discorso vale per l’Italia?
Ma è sbagliato il discorso di Grillo sul mandare a casa chi è il responsabile del mal governo di questi ultimi venti anni? Siamo buoni e generosi, pensiamo che siano responsabili in buona fede, ma in un sistema che vuole funzionare, chi sbaglia, ovviamente, deve essere rimosso dai posti di responsabilità, o no?
Effettivamente Grillo dice di non essere antieuropeo…
Ma non lo è.
Sì, ma continua dicendo che siccome l’Europa è stata imposta non democraticamente, sarebbe giusto fare un referendum al riguardo. Lei sarebbe favorevole?
Perché no? E’ un atto di democrazia. Sono tutte cose di puro buonsenso. Ma tutti alzano la voce per dire cosa? Rispondete nel merito! Cosa ha detto? Ha fatto un discorso da brigate rosse?
Mi sembra un po’ grillino.
Io non sono grillino, cerco di guardare alle cose e ragionare nel merito degli argomenti. L’Italia è al disastro? Chi ha governato negli ultimi venti anni?
La destra dieci anni e la sinistra otto.
Io non dico che bisogna cacciare la destra o la sinistra, ma perlomeno quelli che hanno governato paghino le logiche conseguenze. Naturalmente in misura diversa. Da tutte le parti funziona così. Ma sono realmente irresponsabili( i grillini)? Guardate la Sicilia.
Intende il modello Crocetta?
Loro hanno detto: se lui governa bene noi appoggiamo la sua linea.
Ma in Parlamento si vota la fiducia. E loro non sembrano intenzionati a farlo.
Perché loro si fidavano di Crocetta.
Quindi?
Evidentemente non si fidano di altri amministratori. Ma invece di fare un polverone ideologico, cerchiamo di dialogare sulle questioni.
Per carità, ma è difficile parlare con una persona che ti etichetta con epiteti poco gentili: cadaveri, morti, padri puttanieri, ladri.
E’ vero, a me non piace questo linguaggio. Lei dice che è difficile trattare con un così, ma cosa abbiamo avuto in Parlamento con la Lega?
Anche con la Pdl.
Però tutti zitti! E’ tutta una melina. Io non userei quel linguaggio, però la sostanza è chiara.
E’ una questione di coerenza che Grillo non abbia concesso la fiducia?
Anche di lungimiranza. Grillo ha fatto una campagna elettorale denunciando il mal governo, adesso cosa fa? Deve dare la fiducia a quelli che criticava?
Grillo ha detto di usare il modello Belga. Utilizziamo il parlamento che c’è. L’ha detto Grillo e non andava bene, lo dice Napolitano e tutti sono d’accordo.
Proponendo i dieci saggi.
Ma li lasci stare i dieci saggi… Con tutti il rispetto, facciamo un po’ di teatrino. Vediamo che succederà. Magari l’inciucio; questione di pochi giorni.
Non c’è nemmeno una donna tra di loro.
E’ una vergogna. Noi siamo un paese profondamente arretrato. Il nostro Presidente dice che il nostro è un grande paese, mi dispiace, ma proprio no. L’Italia è una paese che ha della grande gente. Abbiamo veri e propri eroi che vanno avanti contro tutte le evidenze. Ma l’Italia come struttura nazionale è un piccolo meschino paese.
Ultima domanda: chi auspica come presidente della repubblica?
Zagrebelsky sarebbe un eccellente presidente. Anche Rodotà.
E la Bonino?
Lei gode di grande prestigio e ha una storia importante. Però le sue sono posizione fortemente liberiste. L’Italia e l’Europa hanno bisogno di tutto ma non di liberismo.
Altri?
Lo so che è una provocazione, ma ci vedrei bene pure la Bocassini.
Davvero?
Una donna di grande tempra e di grande coraggio e determinazione. Mi piacerebbe vedere una donna al Quirinale. Però per proporre questo tipo di figura dobbiamo uscire dai circuiti della politica.