Ci mancava pure il netto calo del prezzo dell’oro per creare scompiglio sui mercati finanziari internazionali. Classico bene rifugio, negli ultimi 7 anni ha macinato una quantità di record che non si ricordano nel tempo toccando massimi neigli ultimi 90 anni.
In due giorni perde l’11 per cento e apre un dibattito su quali siano le cause che hanno provocato un simile ribasso così concentrato…
C’è chi sostiene sia una normale presa di beneficio da parte di investitori che prendono profitto dopo un lunghissimo periodo di rialzi, chi ritiene sia responsabilità del finanziere Soros deciso a capitalizzare le plusvalenze, che sia colpa di Cipro che spinge gli investitori a fare cassa per controbilanciare eventuali perdite provocate dal crack finanziario locale e chi addirittura pensa al calo del Pil cinese che provocherebbe qualche problema all’economia mondiale.
L’oro sappiamo essere, insieme a diamanti e dollaro statunitense, l’investimento «rifugio» per eccellenza, in periodi così lunghi e complessi come quelli che stiamo vivendo da ormai 6 anni…
Delle due …. o questo significativo calo prefigura uno scenario anticipatore di una prossima ripresa dell’economia mondiale, oppure qualche banca centrale o sistema finanziario legato a un paese in gravi difficoltà, ha preso la decisione di vendere le sue riserve auree per far fronte alle ingenti e crescenti difficoltà che potrebbero sfociare in pericoli sociali e per questa ragione per il rischio di tenuta dello stesso impianto istituzionale.
Non saprei cosa altro aggiungere se non che, sposando la seconda ipotesi, quando in una famiglia si vendono i «gioielli di famiglia» siamo ormai giunti all’ultima istanza…