Il flusso di coscienza (stream of consciousness) consiste nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi, ci dice wikipedia. A leggere i social in queste ore c’era da pensare che ci fosse una parte, minoritaria ma rumorosa, del paese e della rete in preda al delirio da libera rappresentazione dei pensieri così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati.
Parole a caso, come casta, golpe, colpo di stato usate come katanga, insulti farneticanti e violenti a persone e biografie degnissime (come quelle di Marini, Rodotà e Napolitano), divisione del mondo – in modo infantile e senza nessuna capacità di analisi – tra buoni e cattivi.
Una riedizione, in salsa bimbominkia WEB, del peggio degli anni 70′. Per fortuna Stefano Rodotà ha capito dove stava portando questa gazzara indegna, specie della sua storia personale, ed ha detto basta. Basta idiozie. Quello che decide il Parlamento è democrazia.
Da ultimo e lo dico da un blog – e quindi dalla rete – per favore non facciamoci – mai – spaventare dalla violenza delle minoranze rumorose, neppure da quelle della rete. La rete è di tutti, non solo degli estremisti, e non è il “Tribunale della Verità”. Per fortuna.
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