Un nuovo McDonald’s apre a Genova, nel cuore della città vecchia, portando nuova luce in locali bui. C’è già chi guarda male al progetto. Io mi lecco le dita, non per le patatine.
Ve lo ricordate lo spot di McDonald’s durante le ultime feste di Natale? In sintesi diceva: siamo una multinazionale, investiamo in Italia e diamo lavoro. A seconda dello spot si vedeva il giovane ventiqualcosaenne e il lavoro che svolgeva, la giovane mamma assunta alle casse e così via. E poi l’annuncio di nuove assunzioni in Italia nei prossimi tre anni. Mica male come campagna pubblicitaria: chi non dovesse ricordarla può leggere Linda Finardi qui su LK.
Trovate un’altra società che in questo momento possa snocciolare dati così. Ovviamente ha fatto discutere, la CGIL ha polemizzato entrando nel merito delle forme contrattuali… purché se ne parli.
Proviamo a dare un’occhiata a uno di questi investimenti di McDonald’s. Siamo a Genova, siamo nel centro storico, in una zona a pochi passi dal visitatissimo Acquario, ma pochi passi non poi così facili da compiere. I locali in zona faticano ad attirare nuova clientela, un po’ perché il quartiere non gode di ottima reputazione, specie di sera, nonostante la Via Del Campo cantata da Faber lì accanto, un po’ perché l’Acquario e il Porto Antico rimangono un’entità a sé stante. Chi rende visita a foche, pinguini e squali solitamente non appare molto interessato a quello che la città può offrire. E’ già tanto che il turista tipo rimanga nel Porto Antico a mangiare, facilitato, magari, dalla – ormai non così recente – presenza di Eataly.
La notizia, non confermata, stava già circolando da qualche mese nei caruggi genovesi. Ieri, domenica, 7 aprile, la notizia viene “sbattuta” in prima pagina su Il Secolo XIX, il giornale di Genova. E oggi infuriano le polemiche: un po’ per il palazzo storico, inutile ricordare che a Roma McDonald’s sta nientepopodimenoche in Piazza di Spagna… un po’ per la spietata concorrenza che potrà fare ai negozi che tanto faticano a tenere aperto.
Io non sono d’accordo. Credo che McDonald’s riaccenda la luce in locali chiusi da troppo tempo e quando erano aperti ospitavano una grigia filiale di banca, non proprio quello che si dice una cosa attrattiva. Credo che la presenza di McDonald’s faciliterà questo difficile attraversamento – non solo semaforico, ma anche simbolico – dei turisti dall’Acquario al centro storico più grande d’Europa. Chi cerca un ristorante di pesce o un piatto di trofie al pesto, continuerà a farlo. Chi già conosce e frequenta i “paninofici” della zona, alcuni molto popolari, non scambierà il panino al tacchino arrosto con salsa verde con un BigMac.
Per questo McDonald’s che apre io mi lecco le dita. E non per le patatine.