Un breve post per informarvi della mostra “Anticorpi” di Antoine D’Agata che inaugura questo giovedi 27 alle 18:30 alla Fondazione Forma di Milano.
Si tratta di un’occasione imperdibile per conoscere il lavoro di uno degli artisti più importanti del nostro secolo, membro della prestigiosa agenzia Magnum.
D’Agata, francese, classe 1961, sarà presente all’inaugurazione. Dovrei intervistarlo domani, un momento che aspetto da mesi con ansia: ho avuto la fortuna di conoscere e intervistare moltissimi fotografi e artisti, eppure incontrare D’Agata ha per me un significato particolare, perché mai nessun lavoro mi ha colpito, destabilizzato e spinto a riflettere come il suo.
Vi prometto un’analisi più approfondita del suo percorso quando pubblicheremo l’intervista video su Vogue.it, ma intanto vorrei fare i complimenti a Forma per aver scelto di dare spazio a un artista così controverso, complesso e impegnativo.
In mostra vi saranno i due aspetti complementari della ricerca di D’Agata, incentrata sulla violenza e le situazioni estreme: da una parte i reportage realizzati per la stampa in giro per il mondo in luoghi come la Libia, la Palestina, Auschwitz, dall’altra gli scatti che gli sono più vicini, in cui l’artista si è messo in gioco divenendo lui stesso soggetto e oggetto di ricerca, tramite la creazione di una specie di diario fotografico, una radiografia degli stati inconsci provocati dall’utilizzo di droghe pesanti che eliminano ogni forma di lucidità e resistenza, in una serie di esperienze che D’Agata vive insieme agli emarginati, ai reietti della società: le prostitute, con cui D’Agata condivide tutto: sesso, emozioni, paure, fragilità, ossessioni.
Quello di D’Agata è un viaggio interiore verso quella zona nera vicina alla morte, dove tutte le sensazioni sono amplificate, in cui non c’è spazio per falsi moralismi e ipocrisie, in cui la prossimità con il “reale” è tangibile.
La grandezza di D’Agata sta nella capacità di mostrarci frammenti di uno stato ancestrale, che trascende le possibilità del linguaggio, l’imago di uno stato in cui il corpo esce dai propri confini corporali fondendosi con uno stato interiore al limite della pulsione di morte. Le sue immagini ricordano incredibilmente i quadri di Francis Bacon: stessa potenza, stesso approccio viscerale all’arte e all’esistenza.
La mostra, a cura di Fannie Escoulen e Bernard Marcadé, è una produzione di Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con Le Bal di Parigi e il Fotomuseum Den Haag e sarà visibile da Forma fino al 1 settembre.
Fondazione Forma per la Fotografia
Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1
www.formafoto.it
Anticorpi
Fotografie di Antoine D’Agata
Dal 28 giugno fino al 1 settembre 2013
Tutti i giorni dalle 11 alle 21
Giovedì fino alle 23. Chiuso il Lunedì
Costo biglietto: 7.50 euro Ridotto 6 euro Scuole 4 euro
Per informazioni: 02 58118067