La terza in tre anni. Questa volta tocca a 20 figure di staff. Ecco la nuova ondata di tagli in casa News International. Senza contare prepensionamenti ed esodi incentivati. Il Times di Murdoch prosegue dunque nella sua cura dimagrante cominciata nel 2010. Al momento pero’ è esclusa la fusione con il Sunday Times. Di certo pero’ “The era of being subsidised is coming to an end”, sottolinea l’acting editor della testata londinese, John Witherow.
Cosa significa? Partiamo da quelli che restano in pista. I giornalisti. Dovrebbero ringraziare? Certo, avere un lavoro è meglio che non averlo, per dirla con Catalano. Soprattutto quando hai una famiglia da sfamare, chioserebbe il filosofo dell’ovvio, e/o i bambini da mandare a scuola.
Tuttavia, come fanno notare alcuni osservatori, sono finiti i tempi in cui lavoravi 5 giorni a settimana: con sempre meno gente a bordo e con piattaforme in costante evoluzione ed espansione i carichi di lavoro sono cresciuti in maniera esponenziale. Di conseguenza si sta facendo spazio un nuovo modo di fare giornalismo.
Per esempio una volta, commissionato il pezzo, il giornalista lo scriveva. Poi seguiva interna discussione tra varie figure, dal correttore di bozze fino all’editor notturno per ragionare sul miglior piazzamento di quella storia nella narrativa del giornale. Insomma, un articolo in pagina era figlio di dibattito, di confronto, di un processo democratico. Da oggi, temono, non sarà piu’ così: ci sarà un ordine del giorno, il desk deciderà a monte dove andranno le storie, le foto, i titoli e così via.
Le conseguenze? Gli apocalittici sostengono che la qualità in caduta libera già si vede nei conti e non andrà meglio: nel 2009-2010 il Times ha perso 45 milioni di sterline; l’anno seguente 11,6 milioni e nel 2011-2012 28,7 milioni. Il fatto è che le figure al desk, i libri di stile non potranno mai sostituire gli esperti, dicono. Percio’ c’e’ da chiedersi: se oggi con un pound ti compri una copia del giornale, quanto tempo ci vorrà per portarsi a casa per quella stessa sterlina l’intero business?