Behind reputationDa Coca-Cola a Pampers tutti alla corte del Royal Baby!

Behind Reputation Chi l’avrebbe mai detto che la nascita di un pargolo di 3,8 Kg purché di rango avrebbe potuto diventare un fenomeno di social media branding di portata mondiale?! E’ successo lun...

Behind Reputation

Chi l’avrebbe mai detto che la nascita di un pargolo di 3,8 Kg purché di rango avrebbe potuto diventare un fenomeno di social media branding di portata mondiale?! E’ successo lunedì sera, quando in tarda serata Buckingam Palace ha comunicato ufficialmente la nascita del piccolo erede, al momento soprannominato baby Cambridge.

L’arrivo del #RoyalBaby, oltre ad essere accolto a gran voce dalla gioia della folla inglese, dai turisti presenti in città e da oltre 100 salve di cannone, ha spopolato anche in rete, nei profili dei brand più conosciuti, dove con più di 18.000 tweet ha battuto addirittura la notizia della visita del Papa in Brasile! Mentre alcuni di questi tweet sembrano essere stati confezionati a pennello dai brand che operano nel mondo dell’infanzia, altri appaiono un po’ forzati, quasi avessero voluto approfittare della nascita del bambino più atteso dell’anno per dire la loro, per mettersi in mostra, per non rimanere nell’ombra e per dimostrare che il loro brand era “sul pezzo” anche durante un evento tanto atteso.

Nulla da dire a Pampers, che ha realizzato un video titolato “Every Baby is a Little Prince or Princess” che su YouTube ha ottenuto più di 60.000 visualizzazioni o Disney che ha reso omaggio al principino con un tweet sui personaggi reali dei cartoni animati! Anche PlayMobil ha cinguettato la nascita dell’erede al trono, con l’obiettivo forse di diventare il suo gioco preferito quando sarà grande…Non poteva certo mancare Kraft, che ha twittato l’immagine di un morbido cuscino di velluto rosso con un biberon ed un biscotto Oreo..ci aspettavamo un po’ più di creatività da un brand che è solito realizzare campagne di grande effetto, ma tutto sommato l’intervento non e’ stato esageratamente spinto perché siamo in presenza di un Royal.

Esclusi questi, le altre marche che si sono precipitate a festeggiare sono credibili? E’ il caso di Adobe ad esempio, per cui ci si dovrebbe domandare se era davvero il caso che intervenisse con un tweet-pronostico sul nome del pargolo d’oro..o Magnum, che ha realizzato un’ immagine ad hoc di un gelato in miniatura, congratulandosi con i neo genitori William e Kate..e come dimenticare il tweet della compagnia aerea Delta che addirittura si augura di ospitare presto a bordo il piccolo principino, che ad occhio e croce disporrà di una decina di jet privati! Anche Coca-Cola non è rimasta in disparte (forse poteva…) realizzando un’immagine di due bibite la cui etichetta e’ personalizzata con il nome di “Wills & Kate”: al piccolo RoyalBaby nulla per ora non essendo noto il nome.

La domanda sorge spontanea: i brand avranno quindi festeggiato o approfittato della nascita del royal baby per rientrare da protagonisti nell’immenso storytelling che i Windsor sono stati capaci di produrre? Forse dal punto di vista del marketing stretto questa strategia di brand placement può avere un senso ma sul fronte della brand reputation che senso ha? A voi l’ardua sentenza…

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