Un cortile di Milano visto con gli occhi del portiereIl circo

Come ogni mattina il circo del cortile inizia il suo spettacolo. Sotto il tendone del cielo, oggi grigio, tutti sono pronti. I primi a calcare la pista sono gli equilibristi, persone che la corda ...

Come ogni mattina il circo del cortile inizia il suo spettacolo. Sotto il tendone del cielo, oggi grigio, tutti sono pronti. I primi a calcare la pista sono gli equilibristi, persone che la corda sulla quale esibirsi la conoscono bene. Non sanno se riusciranno ad affrontare tutto il percorso senza cadere; l’equilibrio consiste nel bilanciare gioie e amarezze. Arrivano i giocolieri, i bambini che inventano un mare, una roccia, un campo immenso dove si praticano sport e si combattono guerre. Non hanno scenografi, né sceneggiatori, fanno tutto da soli e sono sempre da applausi. Il pubblico, a volte, può sembrare disattento, ma non è così, è parte integrante dello spettacolo. C’è il numero, sempre difficile, della spesa con pochi soldi, chi stupisce stendendo i panni dell’ intera famiglia nei pochi centimetri di filo a disposizione, c’è pure il gruppo dei pettegoli, acrobati di affari altrui, ai quali ogni tanto bisogna tagliare il copione. E’ il momento dei domatori, cani che hanno addomesticato i loro padroni, sciogliendo dei cuori che, senza di loro, erano induriti. I gatti randagi guardano e non capiscono, hanno altro da fare; cercare del cibo e un amore che nella notte ci disturbi il sonno. Infine, le persone innamorate, che entrano ed escono dal circo senza ordine e disciplina, forse la parte più bella dello spettacolo. A che ora chiude il circo? Mai.

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