Berlusconi è il leader perfetto per la sinistra e ora vi dirò perché.
Ma di cosa si lamentano i politici e, soprattutto, gli elettori di sinistra e centrosinistra sulle politiche di Berlusconi e sulla sua figura di leader?
Dove può trovare la sinistra un altro baluardo così perfetto?
Si schiera a capo della sua formazione e la controlla come se fosse il proprio harem, uccidendo qualsiasi iniziativa nasca all’esterno di sé e che tenti di lanciare un nuovo e più moderno (e specialmente reale) centrodestra, eliminando per via mediatica o cannibalizzandone letteralmente i voti: Fini, Monti, Giannino, ma anche gli anonimi Fratelli d’Italia lasciati in vita solo perché in coalizione con the boss (Tosi e Meloni occhio, prima di fare sciocchezze… aspettate!).
Berlusconi, da perfetto infiltrato di sinistra, oltre a fare da dominus incontrastato dell’area antagonista del suo vero partito, ha eseguito tutto ciò che fosse il contrario delle sue proposte e promesse.
Infatti negli ultimi 15 anni, dei quali Silvio ne ha governati ben 9, la spesa pubblica è forse diminuita come ha detto lui in ogni campagna elettorale? Ha tagliato gli sprechi che nellla nostra repubblica delle banane sono ovunque?
Ha licenziato in massa i fannulloni della pubblica amministrazione?
Ha ridotto gli stipendi altissimi e le super pensioni dei dirigenti pubblici per i quali Barack Obama guadagna meno del presidente del Molise e il capo dell’ FBI meno del capo della Polizia italiana?
Ma neanche per sogno! La spesa pubblica è aumentata del 69% in 15 anni!
La spesa è aumentata ad una velocità senza precedenti, quindi hanno poco da lamentarsi coloro che voglio più spesa per risolvere la crisi e coloro che urlano “meno tagli!”.
Ma meno tagli dove? Forse meno tagli alla bellissima chioma di Mara Carfagna che stava mille volte meglio con con i capelli lunghi. Mentre con i capelli corti, oltre a stare peggio, è meno credibile di Berlusconi a capo di un centrodestra liberale antispesa e antitasse?
.
Stesso discorso quindi per le tassazione: Berlusconi ha vinto quasi sempre per avere promesso meno tasse, soprattutto per i lavoratori indipendenti, i professionisti (popolo delle partite iva) ed imprenditori (l’Italia si regge più di ogni altro paese sulle piccole e medie imprese, le quali con burocrazia lenta e tasse alte, in periodi di difficoltà come questo, sono destinate a morire).
Pensate che il leader del centrosinistra in incognito abbia abbassato le tasse in questi 15 anni?
Dopo Reagan e la Thatcher si aggiungerà il terzo eroe antitasse Silvio Berlusconi? Ma nemmeno per scherzo!
Infatti le entrate fiscali sono aumentate addirittura più del 52%.
Per quanto riguarda almeno la burocrazia Silvio non avrà tradito il suo popolo e le sue promesse, vero?
E invece sì, anche lì il cavaliere si è comportato più come un grigio funzionario burocrate dell’URSS che come il leader del centrodestra liberale pro mercato che aiuta i giovani a mettere in piedi le proprie idee sotto la veste di imprese nuove ed innovative.
Infatti per aprire un’impresa in Italia servono ben 40 moduli (e 44 per il settore alimentare). Servono mesi e mesi per fare tutto l’iter burocratico. In Lettonia (quindi qui vicino, senza andare in Cina) solo 3 giorni.
La graduatoria “Doing business 2013” è una classifica dei paesi dove è meglio mettere su un’impresa (stilata dalla Banca mondiale).
Al primo posto? Singapore. Sul podio Hong Kong e Nuova Zelanda.
Per trovare l’Italia bisogna scendere in basso. Molto in basso: al 73° posto (su 185 Paesi analizzati).
Quindi è Berlusconi un degno leader del centrodestra liberale? No.
E’ solo il più grande fallimento politico della storia occidentale degli ultimi 60 anni.
E’ un grande leader per il centrosinistra che inneggia alla spesa?
Lo odiano, ma per quanto per moltissime cose non centri con la sinistra, è molto più affine a quella parte politica rispetto a quella che lui ha in mano da 20 anni.