Un cortile di Milano visto con gli occhi del portiereChi sei?

Vorrei parlare a te, però non so chi sei. Avverto la tua presenza nel cortile e guardo nei portoni convinto di sorprenderti, ma non ti vedo mai. A volte m’intristisci, altre mi metti di buon umore...

Vorrei parlare a te, però non so chi sei. Avverto la tua presenza nel cortile e guardo nei portoni convinto di sorprenderti, ma non ti vedo mai. A volte m’intristisci, altre mi metti di buon umore, ma il tuo essere senza forma mi turba sempre molto. Non mi abbandoni mai, qualunque siano i colori del cielo, i vestiti degli alberi, la gente che saluto. Sai regalarmi la commozione di un tramonto, la tenerezza dei bambini, il nervosismo dell’insonnia. Chi sei? L’amore che verrà, un pezzo di coscienza, il mio dubbio politico? Oppure sei il cuore che non dice o l’anima che gioca? Non so, ti ho cercato nei volti del cortile e non ti ho trovato, nemmeno nei ricordi trovo una tua traccia. Eppure ti sento e anche molto forte. Vorrei parlare a te, però non so chi sei.

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