L’11 settembre rappresenta per gli Stati Uniti il giorno del ricordo. Da dodici anni gli americani si fermano per ben due volte in memoria dei caduti delle Torri Gemelle. Ma, accanto alle immagini di quei tragici momenti, ci sono oggi anche le storie di chi tra quella polvere e quelle macerie ha perso la vita o l’ha segnata per sempre, pur di soccorrere e salvare quante più persone possibili.
Sono più di 1.100 i sopravvissuti cui, negli Stati Uniti, è stato diagnosticato un tumore come conseguenza delle tossine presenti nella zona del World Trade Center. I dati arrivano dal Centers for Disease Control (CDC) e sono legati ad una ricerca che ha dimostrato come i soccorritori di Ground Zero abbiano un 15% in più di probabilità di ammalarsi di cancro rispetto al resto della popolazione americana. Inoltre, altri 58 tipi di cancro sono stati diagnosticati e aggiunti alla lista delle malattie causate dall’esposizione alla nuvola tossica della zona delle Torri Gemelle.
Tra gli agenti principali del cancro, ci sono l’amianto, usato per la copertura delle colonne delle Torri, e il benzene, un componente del petrolio che ha scatenato gli incendi al momento dell’attacco. A questo si sono aggiunti gli alti livelli di particelle di gas inalate non solo dai vigili del fuoco ma da chiunque si trovasse nella zona subito dopo il crollo. I ricercatori hanno anche rilevato come i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni abbiano avuto il 19% in più di probabilità di sviluppare delle forme di cancro rispetto ad altri colleghi, soprattutto tumori gastro-esofagei e del sangue, insieme a forme di linfoma e mieloma.
Queste persone sono oggi state inserite nel CDC’s World Trade Center Health Program, che da’ la possibilità di cure gratuite ai soccorritori e a tutti i sopravvissuti dell’11 settembre. Tuttavia i fondi stanziati sono stati fermi fino a meno di un anno fa, dal momento che chi ne gestiva l’assegnazione negava qualsiasi forma di causa-effetto. Il congresso ha approvato la James Zadroga Health and Compensation Act, legge che porta il nome del poliziotto di New York morto nel 2010, in seguito ad una malattia respiratoria causata da quelle tossine. Il Presidente Barack Obama l’ha firmata e applicata, nel gennaio 2011, sbloccando 4.2 miliardi di dollari, e l’ha estesa anche ai soccorritori del Pentagono e quelli di Shanksville, in Pennsylvania, dove il volo 93 della United Airlines fu dirottato.
I trattamenti anti-cancro negli Stati Uniti sono tra i più costosi del mondo e i casi di persone finite in bancarotta per combattere i tumori, nonostante in possesso di assicurazione sanitaria, sono il doppio rispetto al resto della popolazione. Una ricerca ha infatti dimostrato che, su 400mila adulti, tra il 1995 e il 2009, quelli colpiti da forme di cancro finivano in fallimento 2.5 volte in piu’ rispetto agli altri senza tumore. Il più alto tasso di bancarotta è stato trovato tra le donne con tumore alla tiroide (uno tra i più diffusi tra chi è rimasto coinvolto nel crollo delle torri) e tra gli uomini con cancro alla prostata che colpisce soprattutto in età adulta.