L’America vicina al crack, sotto scacco da dieci giorni per colpa dello shutdown, ovvero del blocco quasi totale dei servizi offerti dal governo federale. Mentre scrivo, il tempo sulla CNN segna 168 ore e 40 minuti e, accanto agli scontri tra repubblicani e democratici (ancora alla ricerca di un accordo), sono tante le storie di chi è rimasto a casa, senza conoscere il destino del proprio posto di lavoro, o ancora di chi, non potendo mandare i bambini a scuola, è in vacanza forzata in attesa di notizie.
Fatti più o meno drammatici, raccontati dai media per evidenziare come il disagio provocato dallo scontro politico stia avendo conseguenze sociali per tutti gli americani. E abbia portato non solo a non usufruire di servizi, ma anche a subire sanzioni per essersi opposto – inconsapevolmente – a questa situazione.
Secondo quanto racconta la rivista Forbes – edizione online, John Bell è un corridore 56enne della Pennsylvania. 100 maratone nei cinque continenti, tra cui quelle di Boston e di New York, di solito per scopi benefici. Ed è per questo che la scorsa domenica, dopo aver guidato per circa 30 minuti, ha raggiunto (come altre volte) il parco di Valley Forge. Un paradiso di 3500 acri, 26 miglia di percorsi per chi vuole camminare, correre e andare in bici.
Bell sapeva della chiusura dei parchi in tutto il paese, tuttavia non pensava che anche il “suo” parco avrebbe subito lo stesso destino. Giunto, infatti, a destinazione non ha trovato segnali o cartelli che ne annunciassero la chiusura, c’erano piuttosto altri sportivi a godersi la giornata autunnale di sole. La pazza notizia sarebbe tuttavia arrivata in un secondo momento: tornando verso il parcheggio, Bell vede delle sirene vicino alla sua auto e ad aspettarlo ci sono anche dei poliziotti, pronti a notificargli la multa di 100 dollari per aver trascorso il suo tempo nel parco durante lo shutdown. Come succede quando il parco è chiuso nelle ore notturne o fuori gli orari prestabiliti, anche in questo caso e’ scattata la restrizione di accesso, oltre alla multa o al rischio del carcere per chi la viola.
Provvedimenti e contraddizioni cui il maratoneta ha deciso di opporsi avviando una causa legale. Come la maggior parte degli americani, infatti, anche Bell crede che questa battaglia tra i partiti americani sia una buffonata, con i conservatori che giustificano lo shutdown in nome della lotta alla Obamacare e con i democratici che rifiutano qualsiasi negoziazione. Nel mezzo rappresentanti politici consapevoli di essere derisi dal resto del mondo, che assiste ad un’altra crisi, stavolta del tutto interna, della potenza americana. Anche per questo, la battuta dell’avvocato di John Bell sembra la miglior risposta a chi cerca di trovare giustificazion al caos in corso: “E’ piuttosto ironico che Bell sia stato multato nel tentativo di mantenersi in forma, mentre il Congresso discute da dove prelevare i soldi per la riforma sanitaria.”