Da oggi fino all’8 Dicembre, The Blair Mum Project sostiene Matteo Renzi (forse dovrei cambiare titolo al mio blog: Blair sta per Tony Blair) e la sua candidatura alla segreteria del PD. Un’indagine sul femminile non femminista, durante la quale chiedero’ il vostro intervento continuamente. C’e’ da fare un programma qua, ed e’ bene che il futuro ce lo iniziamo a scegliere adesso, dal passato, nel presente, noi.
Premessa: il tema femminile e’ un tema sociale e culturale, non politico. Diventa politico nel momento stesso in cui la politica inizia ad occuparsene. E devo dire, a questo punto, speriamo lo faccia. E spero che a farlo sia Matteo Renzi.
Stamani, a conclusione del convegno fiorentino Leopolda, leggo la rassegna stampa su vari giornali e noto, con dispiacere, che molti colleghi non si sono ben informati: Matteo Renzi, che che ne scrivano, ha affrontato la questione femminile e l’ha fatto nel modo piu’ pragmatico: un tavolo di lavoro dedicato alle pari opportunita’, condotto dal Sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti, da anni impegnata sull’argomento donne. A moderare il tavolo, la sottoscritta. Presenti al tavolo, la Direttrice della Syracuse University Sasha Perugino, alcune impiegate della regione, donne manager di aziende toscane e persino un uomo, Lorenzo Latella, ricercatore di flussi migratori, interessato al tema.
Insieme abbiamo discusso la questione, non piu’ dal punto di vista che lega il tema femminile unicamente alla violenza, al femminicidio, alle madri, piuttosto abbiamo cercato di analizzare la questione da un punto di vista piu’ intellettuale, grazie agli spunti interessanti di Sasha Perugino.
La donna quindi non come problema, non come questione da risolvere, ma come essere umano con dei diritti semplici e raggiungibili. La donna a cui il Paese non ha saputo dare le basi per un corretto sviluppo sociale, negando una cultura, e di conseguenza, posti di lavoro, servizi, la lista e’ lunga.
Grazie alle eccellenti capacita’ del Sottosegretario Pinotti, ecco qualche spunto interessante discusso al tavolo che vorrei condividere con voi.
E’ emersa come mancanza, un’educazione alla Leadership Femminile e quindi la necessità di un dialogo sulla donna più ampio, che non si limiti alle tematiche inerenti alla maternità o al genere femminile come “problema” da risolvere, ma anche di incoraggiamento all’accesso alla politica, di inserimento di figure eroine femminili nella storia che i nostri figli studiano a scuola. E ancora, far emergere a livello mediatico (e non eccezionale) i caso di leadership femminile attualmente presenti.
Abbiamo discusso di crescita ed educazione dei figli e di come:
- ridurre il costo degli asili nido pubblici ( non intesi come assistenza ma come servizio educativo)
- aumentare il numeri di posti, degli accessi all’asilo
- offrire fasce orarie compatibili con gli orari di lavoro
- ridurre la chiusura estiva da 3 mesi a 1 mese
In ultimis, un altro punto importante che abbiamo trattato e’ stato la questione del lavoro:
- offrire detrazioni fiscali alle aziende affinché possano creare la figura del responsabile Welfare Aziendale non necessariamente limitato alle donne
- dare maggiore flessibilità ed elasticità contrattuale (la legge intelligente)
- sunset laws ( leggi con scadenza) su temi femminili
C’e’ tanto da fare, sono d’accordo, ma abbiamo iniziato, stiamo lavorando, e’ un argomento che abbiamo a cuore e non siamo in poche. Aiutateci, qua siamo gia’ una squadra ed e’ l’unione che fara’ la forza. L’Italia deve imparare ad unirsi, non a dividersi continuamente.