Due minuti infiniti, fatti di smorfie e di occhi strizzati, di teste tirate all’indietro, di bacini roteanti e di mani che saettano su e giù. Il video si chiama Donne (du, du, du), come – e da – la canzone dei Luminal, band vincitrice del PIMI2013. La firma delle immagini è di Francesco Letteri, regista e videomaker del napoletano che, forte del suo linguaggio, si è fatto velocemente conoscere in tutto il mondo. Italia, Europa, USA.
Immagini chiare e nitide: di un’intimità assurda e allo stesso tempo familiare. Tanti uomini e una sola donna che, ripresi nei loro bagni, si masturbano. Solo questo. Mentre in sottofondo, solenne e perentoria, una voce scandisce il nome di volti noti della tv e della politica: un elenco rosa di protagonisti rosa (perché donne, perché belle; perché – ognuna a modo loro – di potere). Il ritmo – paradossalmente – viene dato dalla stessa musica dei Luminal: dall’inizio a quando vengono slacciati i pantaloni, afferrati i membri; sbattuti contro i cessi piaceri e dolori, un antistress momentaneo, che dura quanto dura il video. Due minuti, solo due.
Parlarne ancora – magari citando anche il comunicato stampa – sarebbe inutile. Piuttosto, lasciamo spazio alle immagini: case, bagni, ceramiche, pavimenti; gabinetti e finestre. La nenia di una voce incolore, femmina, e il movimento insistente, deciso, di mani che strusciano, tirano e massaggiano. Francesco Lettieri per i Luminal, con un soggetto di Martina di Matteo. Montaggio di Valeria Sapienza.
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