Respiro a pieni polmoni l’aria fredda del primo mattino. Non sono riuscito a trattenere un sogno, ma ciò che ho visto nella notte e non ricordo mi ha portato fuori di casa. Doveva essere un sogno bello, al risveglio ero contento. Cammino verso il bar più vicino. Sono coperto bene, ma sento freddo e poi sono le sei. Entro e dal bancone mi domandano cosa prendo; con la mano faccio un cenno per dire “non so”. Intanto apro il giornale appoggiato su un tavolo, ma subito lo chiudo. E’ presto. Nel bar, oltre il barista, siamo in due. Gianluigi, più vecchio dei suoi quarant’anni e al terzo bicchiere di vino, e io, che non so che fare. L’anno nuovo ha abitudini vecchie; lui che tenta di spegnere il fuoco dei ricordi col vino, io con la presunzione di capire le cose guardandole in silenzio. Fuori dal bar vedo una giovane coppia, si abbracciano forte e in quella morsa affettuosa lei dice: “Hai visto che ce l’ho fatta, i miei non sospettano nulla”. Squarci d’azzurro nel cielo. Buongiorno mondo.
8 Gennaio 2014