L’errore in rassegnaFavola vs Fiaba

C'era una volta, una trentenne che aveva deciso di trascorrere il sabato sera in casa, in compagnia del fidanzato con il quale condivide la passione per una serie (gialla) tv. All'improvviso, la t...

C’era una volta,

una trentenne che aveva deciso di trascorrere il sabato sera in casa, in compagnia del fidanzato con il quale condivide la passione per una serie (gialla) tv.

All’improvviso, la trentenne diventò impassibile alle coccole del fidanzato. I protagonisti del telefilm, per una ragione inspiegabile, parlando del caso che dovevano risolvere, confusero il significato di due parole. Un errore del genere non passò inosservato alla giovane che, di fronte alla tranquillità del fidanzato, dovette spiegare anche a lui il tipo di errore in cui erano caduti gli sceneggiatori e/o i traduttori del telefilm.

Riferirsi a Cappuccetto Rosso, Cenerentola o la Bella Addormenta nel Bosco e parlare di FAVOLE è un errore. In questi casi, e nei molti altri simili, si dovrebbe parlare di FIABA.

Tra i due generi è opportuno fare una distinzione anche se il confine potrebbe essere incerto e, spesso, fiaba e favola sono usate impropriamente l’una per l’altra.

La fiaba è un racconto in prosa che narra le gesta di personaggi fantastici in tempi che sono sempre indefiniti. Solitamente, nella fiaba, intervengono spiriti maligni, spiriti buoni (che vincono sempre), fate, orchi, gnomi. La fiaba non nasce obbligatoriamente con una morale, ha un’origine popolare e, spesso, viene tramandata oralmente. A partire dal Romanticismo, gli scrittori iniziano a mettere per iscritto questo genere. Fiabe famose sono quelle dei fratelli Grimm.

La favola è un componimento estremamente corto. Protagonisti della favola sono sempre e unicamente animali. La favola nasce volutamente con una morale, che viene sempre riportata al termine del componimento. Gli autori di favole più famosi sono Fedro, Esopo e La Fontaine.

La principale discriminante tra favola e fiaba è la presenza o meno dell’elemento fantastico e magico. Nella favola è assente, in quanto questo genere è basato proprio su canoni realistici. Nella fiaba, invece, rappresenta la caratteristica peculiare in quanto molti fatti narrati possono accadere esclusivamente per magia ed è sempre per fantasia mitica che molti dei personaggi descritti possono esistere.  

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