Non aprite quelle porteLa grande isteria: arriva la app che insegna all’uomo a sopportare la donna

Già da qualche tempo la pubblicità di un integratore per donne isteriche – vuoi per la menopausa, vuoi per la sindrome premestruale – mi dava da pensare: che fine hanno fatto – mi chiedevo – quei d...

Già da qualche tempo la pubblicità di un integratore per donne isteriche – vuoi per la menopausa, vuoi per la sindrome premestruale – mi dava da pensare: che fine hanno fatto – mi chiedevo – quei donnini intraprendenti che si lanciavano col paracadute? Siamo davvero diventate tutte vipere? O lo siamo sempre state, ma i pubblicitari – per educazione – si astenevano dal sottolinearlo?

Chissà. Fatto sta che sul Corriere ho visto che lo spot che mi fa tanta compagnia durante la cena, insieme a quello per le micosi di mani e piedi, si è evoluto: dall’avere come protagoniste due colleghe – una serena e felice in menopausa grazie al suo integratore su misura, l’altra più giovane e ancora isterica perché ignara dell’esistenza dello stesso in versione premestruale – è passato nientepopodimeno che a personaggi del calibro di Eva, Elena di Troia e Maria Antonietta, tutte e tre dipinte come delle squinternate capricciose in balìa dei loro sbalzi d’umore. Delle isteriche. Delle sciroccate che tempestano i loro compagni di fiume di parole conditi di bava alla bocca. Delle creature insopportabili che, scagliando croissant o non accontentandosi di morbidi pony, diventano la causa di piccoli intoppi quali la guerra di Troia o la Rivoluzione francese.
E tutto per colpa di quei giorni. Amen.

Durante – grazie ai nostri piccoli amici con le ali – facciamo la ruota, saliamo impavide su una scala a pioli di bianco vestite, ci lanciamo col paracadute, frequentiamo feste ballando fino all’alba in tacco 12, ma prima, puntuale come un orologio svizzero, arriva l’apocalisse, sotto forma di leggera, leggerissima irritabilità. Donne solitamente innocue si trasformano in nervosi mostri sputa-fuoco capaci di uccidere a parole, salvo poi, a causa di un repentino sbalzo d’umore, scoppiare a piangere senza motivo davanti alle ricette di Gordon Ramsay.
Meno male che sta per uscire un’apposita app per aiutare i malcapitati maschi a sopportare le insopportabili femmine: «SOS-PMS (Pre-Menstrual Syndrome – sindrome premestruale), che offre alcune indicazioni e suggerimenti agli uomini per andare incontro alle esigenze della propria compagna».

Ben vengano questi suggerimenti, però, a volte, quelli più semplici sono i migliori. Eccone due: stare muti e correre. Lontano, come Forrest Gump, e senza dire una parola, perché tanto comunque sarà quella sbagliata. E quando il drago sarà di nuovo una paracadutista, allora – e solo allora – potrete magari regalarle anche dei fiori. Non prima, perché, nel pre, il colore delle rose che lei ama tanto improvvisamente le farà schifo e la farà sentire brutta, e vi accuserà, per questo, di non amarla abbastanza.
In attesa dalla app, quindi, la soluzione è una sola: «Corri, Forrest, corri». La forma fisica (ma anche quella mentale) – se non altro – ne guadagnerà.

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