Alle lettere finte e alle interviste inventate ora si aggiunge anche la falsa pagina Facebook di Elena Ferrante. La cosa potrebbe scivolar via con uno sticazzi, se non fosse che Adnkronos oggi ha scritto questo:
Per Adnkronos «Elena Ferrante dice addio alla scrittura» e lo dice da «un profilo flash», categoria inventata da Adnkronos forse sulla scia dei flash mob, ma assolutamente priva di senso, eppure Edizioni E/O smentiscono, come hanno fatto puntualmente nelle ultime settimane.
E io mi immagino l’ufficio stampa (a proposito, se mi leggete, vi sono vicino) di E/O, che prima ride, poi sbuffa e usa dieci minuti della sua giornata lavorativa per scrivere questo comunicato stampa:
Un lancio di agenzia dell’ADN Kronos, pubblicato in data odierna, ha riportato alcune frasi pubblicate su Facebook da un profilo aperto da qualcuno a nome di Elena Ferrante (chiuso dopo poche ore).Smentiamo questa ennesima bufala, sempre più inverosimile, riguardante Elena Ferrante. Ribadiamo nuovamente che comunicazioni eventuali dell’autrice vengono fatte solo per il tramite della casa editrice E/O e che Elena Ferrante non ha alcun account sui social network. Speriamo che si plachi questo gioco ridicolo e che si mettano al centro dell’attenzione i libri con i loro contenuti.Ma mi immagino anche l’espressione del suddetto ufficio stampa al completo quando legge, su Adnkronos che «la vicenda si tinge di giallo».È giallo, e ci mancava solo quello.