Bar Lezzi – dal 1924Fra poco sarà il 25 aprile

Tra qualche giorno sarà il 25 di Aprile. Puntuale e primaverile. Quasi con discrezione. I ragazzi se ne accorgeranno perché le scuole saranno chiuse e chi è un po' più grandicello se lo lascierà sc...

Tra qualche giorno sarà il 25 di Aprile. Puntuale e primaverile. Quasi con discrezione. I ragazzi se ne accorgeranno perché le scuole saranno chiuse e chi è un po’ più grandicello se lo lascierà scivolare addosso con una strana tendenza d’indifferenza. Cose che capitano, in questo Paese.

Io, dal canto mio, quest’anno anticipo di qualche ora cercando di evitare, con dovizia d’attenzione, tutto quello che faranno i ragazzi e gli indifferenti. Cercherò di evitare i post sui social contro il 25 Aprile, la negazione dei simpatizzanti di estrema destra, le frasi di circostanza, le accuse, i revisionismi e le storie – dei singoli e dei molti – che convergono in un unico e grosso calderone di confusione. 

Al bando, dunque, le ciance dei filo-fascisti, degli idolatri e dei bugiardi. Come ogni anno, sin quando ancora mi sarà concesso, il mio 25 di Aprile mi affeccerò su un nuovo giorno in questo paese con la speranza e l’augurio di viverne ancora molti. Giorgio Bocca scrisse che “attraverso la somma dei sacrifici e dei dolori sopportati, col grandioso apporto dato alla causa della libertà, con i risultati militari ottenuti, il movimento partigiano è riuscito ad assumere un significato morale di valore altissimo. Ha riscattato dinnanzi al mondo, insieme a coloro che nei campi di Germania tennero fede alla loro patria, la dignità del popolo italiano; ha dimostrato ben altrimenti, che generiche e facili affermazioni verbali, la sua volontà di essere un popolo libero degno di essere riammesso nella vita delle libere nazioni.”

Questo voglio che sappia mio figlio. Lo auguro anche ai vostri. Limitare tutta la faccenda a rossi e neri vuol dire ridurre la storia, i volti, le lacrime, il sangue versato e lo sperma di giovani ragazzi perso senza continuità di un sorriso.

Tra qualche giorna sarà il 25 di Aprile. Primaverile e puntuale. Sarà una goccia nel mare, un granello nella sabbia. Un giorno che più di altri potrà insegnarci e, speriamo, ricordarci come la Resistenza sia ben altra cosa dal semplice uso dell forza armata tra due fazioni. Resistere significa rimanere fedeli ad un’idea di essere umano che non può prescindere dalla dignità, dall’integrità, dal rispetto e dal mutuo soccorso. 

Questo auguro a mio figlio e lo auguro anche ai vostri. 

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