Franceschini, prima di proporre biblioteche di libri che non esistono, pensi a quelle pubbliche

Ieri sera l'Onorevole Scrittore, nonché Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha lanciato via twitter una proposta. Il che di per sé sarebbe anche una notizi...

Ieri sera l’Onorevole Scrittore, nonché Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha lanciato via twitter una proposta. Il che di per sé sarebbe anche una notizia, visto la costante mancanza di iniziativa di un ministero che, in Italia, per potenziale giro economico e di indotto delle attività che gestisce, dovrebbe essere quasi un ministero dell’Industria.

Ma c’è proposta e proposta. E quella di Franceschini è, come dire, un po’ spiazzante. Leggiamo il tweet:

«La Biblioteca Nazionale dell’Inedito». Sì, avete letto bene. E no, non è un fake, il bollino blu sta lì a dimostrare che l’account è quello ufficiale, come ufficiale è l’assurdità, la grottesca assurdità di questo nostro paese. Un paese che investe sull’inesistente mentre fa fallire l’esistente, in questo caso la rete di biblioteche pubbliche, quelle che conservano i libri che esitono, quelli editi, ovvero quei migliaia di volumi che gli italiani leggono sempre di più proprio in biblioteca, perché sempre meno riescono a comprarli.

Dovrebbe essere «un luogo dove raccogliere e conservare per sempre romanzi e racconti di italiani mai pubblicati», un museo dell’inesistenza, un’idea da romanzo, un’idea che solo un Onorevole Scrittore come Franceschini poteva partorire. Un’idea fantascientifica, e visto che io di fantascienza ci vado pazzo, chiedo all’Onorevole Scrittore che prosegua, che abbia il coraggio di andare oltre questa testa di ponte dell’irrealtà nella realtà.

Perché quindi non aumentare la posta? Perché non fare l’emeroteca delle riviste mai pubblicate, dei dischi mai registrati, dei fumetti mai disegnati, o il museo dei quadri mai finiti, delle statue abbozzate? Perché no? E perché poi non continuare, superare il piccolo campo della cultura e istituire le scuole per bambini mai nati, i tribunali per reati mai commessi, gli ospedali per gente sana?

E poi — cavolo, questa sarebbe un’idea — perché non istituire il parlamento dei politici mai eletti? Sarebbe un’idea, no?

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