MarginiFammi indovinare. Tu devi essere… Serse

  Nella rappresentazione filmica, con queste parole Leonida approccia l’imperatore persiano che scende dal carro falcato camminando sulla schiena dei suoi schiavi. Mentre scrivo, è in corso il Ref...

Nella rappresentazione filmica, con queste parole Leonida approccia l’imperatore persiano che scende dal carro falcato camminando sulla schiena dei suoi schiavi. Mentre scrivo, è in corso il Referendum in Grecia. Il pragmatismo imporrebbe una scelta di campo precisa, relegando al «velleitarismo non lucido», minato da un atteggiamento martirologico-testominiale, ogni opzione differente. 

E chi, come me, non è economista, sa bene che esistono dispositivi teorici volti a rafforzare questo invito, silenziando ogni discorso divergente con lo sbuffo professorale che infine si traduce nel: «Taccciano gli ignoranti».

 Il fatto cbe ogni fuga in avanti nell’immaginario si scontri con l’imperativo dell’inemendabilità del reale, dove le forze sovrastanti sembrano imporre l’habitus della governa-mentalità vincente (e vincerà anche questa volta, nessun dubbio, qualunque sia l’esito del referendum), è un prodotto dello stesso piano di immanenza. Ma anche quest’ultima considerazione è un truismo.

Ci si chiede solo, sommessamente, da che parte sia la «lucidità realista», confutando il dominio della rassegnazione come unico argomento, e opponendogli, magari, l’altrettanto inemendabile argomento della rassegnazione al quadrato, che insegnò Bartleby the Scrivener: I would prefer not to.

Ci si chiede solamente, alla fine, se sia ancora possibile chieder-si ancora solamente.

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