Laura Pausini che canta di Marco che se ne è andato, Elton John con Your Song, i Bluvertigo e gli Stadio senza dimenticare Enrico Ruggeri… il vago sospetto di non essere nel 2016 guardando la prima serata di Sanremo si è trasformato in conferma quando sono entrati Aldo, Giovanni e Giacomo che hanno fatto lo sketch di “Pdor figlio di Kmer della tribù di Ishtar”. Insomma, più che alla 66esima edizione del Festival, ieri sera sembrava che la Rai ci stesse propinando l’ennesima puntata di TecheTecheTè.
Solo l’assenza di Pippo Baudo e del maestro Vessicchio mi hanno fatto sorgere qualche sospetto…
Detto ciò, come si fa a esimerci dal vederlo? Per rimanere in tema di vecchiume, la risposta è sempre la stessa: perché Sanremo è Sanremo.
Quindi poche indicazioni che (forse) vi faranno arrivare a fine serata:
1 – Armarsi di televisione super HD per non perdere anche i più piccoli particolari della serata: altrimenti come non vedere bene i mirabolanti occhialini di Gabriel Garko, inforcati per dare una parvenza di sexy-co.co.co-conduttore o per vedere meglio il gobbo, peraltro con scarsissimi risultati? Altrimenti come non notare il malcelato movimento di guancia di Laura Pausini (in altre parole un probabile rutto), dopo aver tracannato un bicchiere al termine de La Solitudine, manco fosse un cammello in astinenza in mezzo al Sahara? Come non notare che Elton John si scaccola mettendo poi la sua santa manina sul povero e ignaro pianoforte?
2 – Armarsi di Santa Pazienza: si sa Sanremo dura cinque giorni per un totalone di 17 ore, minuto più minuto meno, anzi ora più ora meno. Non azzardatevi a pensare a cosa potreste fare in alternativa in 17 ore … nei giorni del Festival c’è solo il Festival. Ovviamente nelle 17 ore ascolterete sempre i medesimi 20 pezzi cantati da professionisti della stecca e dello stile (e non sto parlando solo di quello canoro)
3 – legata al punto precedente, fate le scorte. Manco fossimo in vista della tempesta perfetta, raccattate tutto ciò che potete dal frigo e portatevi tutto sul divano, soprattutto generi di prima necessità alcolici: nessuno sa quando ci sarà la pubblicità e quanto durerà, quindi mangiate ma soprattutto bevete… forse l’unico modo per sopravvivere all’Ariston.
4 – Accendete Twitter perché se per vostra (dis)grazia vi siete persi qualcosa, sicuramente non sarà passato inosservato al magico mondo del web che ieri si è scatenato nel massacrare chiunque abbia messo piede sul palco.
5 – Se siete donne, tenete a bada l’ormone perché se da un lato Carlo Conti ha la carica erotica di Calimero, ci si potrà rifare l’occhio guardando quel gran manzo di Gabriel Garko. Certo, se poi vi dicessi che in realtà il suo vero nome è Dario Oliviero, il vostro ormone si sarebbe già dato alla fuga, quindi soprassediamo per ora.
6 – In caso il pubblico fosse di genere maschile, non perdetevi lo stacco di gamba di Virginia Raffaele e lo sguardo ammaliante di Madalina… sarebbe stupenda anche vestita di stracci. Ieri è riuscita a passare da un vestito jungle a uno di piume con una grazia tale da farsi perdonare anche la poca dimestichezza sul palco.
Ah, se poi foste interessati alla musica, forse è meglio che cambiate canale…