GloβKentridge pedina deprimente dell’arte di Stato oggi

Come da copione, un mese esatto dopo l’inaugurazione sul Tevere del fregio Triumphs and Laments di Kentridge, siamo già alla prima strumentalizzazione. Campidoglio, Sovrintendenza, stampa, artisti ...

Come da copione, un mese esatto dopo l’inaugurazione sul Tevere del fregio Triumphs and Laments di Kentridge, siamo già alla prima strumentalizzazione. Campidoglio, Sovrintendenza, stampa, artisti e critici mobilitati contro le bancarelle dell’Estate Romana, l’iniziativa annuale già presa di mira da precedenti tagli alla Cultura. Tutto fin troppo prevedibile visti i presupposti politici del progetto di Kentridge.

Kentridge stesso si è unito al coro dichiarandosi “deluso”, sbagliando così due volte: prima accettando di eseguire un progetto su commissione e del tutto predeterminato da terzi, poi aderendo a una battaglia culturalmente bassa.

Il fregio di Kentridge non è stato realizzato secondo una teoria culturale vincente ma in conformità ad una strategia politica in cui l’arte è massima garanzia di preclusione e inviolabilità che altrimenti l’amministrazione non è più in grado di ratificare in un sistema liberalizzato. Ma davvero l’arte è sacra o superiore a priori, o è la sua scientificità a darle questa facoltà?

L’unica validità scientifica del progetto di Kentridge è la voluta caducità del fregio (ricavato dallo strato di sporco e muschio con l’idrante). È quindi obiettivo scientifico e condizione artistica di Kentridge che il suo fregio scompaia in balia delle intemperie urbane. La scomparsa del suo fregio dovrebbe essere il principale interesse di Kentridge.

Nelle trattative in corso tra oggi e domani, sarà esaminato il progetto culturale dell’associazione Tevereterno responsabile del progetto di Kentridge. L’associazione è collegata all’Unesco e dal 2015 ha in concessione la gestione culturale del lungotevere per vent’anni, ma non dichiara quali artisti né quali progetti succederanno a Kentridge. Già per quanto riguarda il progetto di Kentridge, i dati più importanti non sono stati del tutto comunicati.

Fra questi dati importanti, molto prima dell’inaugurazione di Triumphs and Laments, ho fatto più volte richiesta a Tevereterno della lista completa delle figure storiche (e non tutte riconoscibili) rappresentate da Kentridge sul Lungotevere. Dopo l’inaugurazione, Tevereterno mi ha assicurato che la lista sarebbe stata pubblicata in una app tuttora in preparazione. Intanto, per farmi pazientare, Tevereterno mi ha mandato un indice molto sommario delle figure di Triumphs & Laments preso dal catalogo.


Vogliamo credere che la app di Tevereterno sarà esauriente e che potremo finire di analizzare tutti i riferimenti contenuti nel fregio di Kentridge. Nel frattempo, senza quegli accertamenti, il fregio non si distingue da una comune propaganda.

Raja El Fani

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