Stramaccioni era troppo inesperto. Mazzarri non sapeva comunicare. Mancini bravo solo a farsi prendere i giocatori. De Boer non sa farsi capire in italiano. E questo solo l’elenco degli ultimi tecnici passati dall’Inter. Poi se vogliamo possiamo anche andare indietro. Dai. Gasperini? Fu un ripiego. Ranieri? Un bollito. Tardelli? Vabbè. Lippi? Un gobbo e pure antipatico.
In comune, hanno tutti i risultati negativi dalla loro parte (anche se per Mancini il discorso vale nella sua seconda venuta). Nessuno che sia riuscito a dare una sterzata, un cambio di rotta deciso. Alcuni – e sono molti di loro – sono durati il tempo di capire dove parcheggiare la macchina ad Appiano. Però si è sempre detto che in fondo l’Inter è pazza, che così è punto e basta. E che anche uno come Mourinho, l’unioc a resistere e vincere addirittura la Champions, sia andato via molto più invecchiato di quando era arrivato: in due anni di lavoro ne ha persi almeno il doppio fisicamente.
Ma Mou è stato un caso isolato. E ce l’ha fatta perchè è uno con un carisma grosso così, capace di fare squadra e società praticamente da solo: di fatto, il club doveva comprare quello che voleva l’allenatore, poi al resto ci avrebbe pensato lui. E impostando il giusto feeling con Oriali (gli bastava solo lui in fondo), il resto è venuto da sè.
Poi sono cambiate le dirigenze, i propritari. Ma non il modo di fare. All’Inter si è ricominciato a non centrare risultati e a cambiare allenatori come se nulla fosse, perché il problema sono loro. Dimenticandoci che forse – e dico forse – sono i giocatori a scendere in campo. E che gli allenatori non arrivano a Milano da soli, come se si fossero autoinvitati a una festa alla quale ormai non ride più nessuno.
La sconfitta di ieri sera in Israele, francamente una delle più brutte figure in Europa della storia nerazzurra, dovrebbe aprirci gli occhi una vlta per tutte. Non solo perché siamo usciti dalla vecchia Coppa Uefa (e vabbè). Invece ho un presentimento che mi agghiaccia. Voglio aspettare il mercato di gennaio, certo. Ma ho come l’impressione che qualcuno abbia già il colpo in canna. Un bell’hashtag: #PioliVattene. Fino al prossimo casting.