10% Di matrimonio gay e altre amenità10 cose da fare e da vedere a Lanzarote

Come vi dicevo, da qualche anno ho la fortuna di vivere alle Canarie e di averle visitate tutte e 9, le Canarie infatti sono un arcipelago di 7 isole, più 2 piccole isole minori. Mi capita spesso c...

Come vi dicevo, da qualche anno ho la fortuna di vivere alle Canarie e di averle visitate tutte e 9, le Canarie infatti sono un arcipelago di 7 isole, più 2 piccole isole minori. Mi capita spesso che amici o conoscenti mi contattino per chiedermi consigli su vacanze o trasferimenti qui, allora faccio come la mia socia Simona e metto on line una guida di tutto quello che so, partendo dalla mia isola preferita per andare in vacanza (per trasferirsi invece vi dirò più avanti): Lanzarote. A differenza delle altre isole più grandi non è stata devastata da immensi albergoni bianchi per turisti tedeschi con sandalo calzinato o da inglesi che non rinunciano ad una Guinness al pub pure all’equatore; grazie anche all’opera di sensibilizzazione dell’artista César Manrique, l’isola ha conservato un paesaggio selvaggio e naturale. Una settimana può bastare per visitarla tutta, ecco le 10 cose da vedere in ordine di (personalissimo) gradimento.

1. La Graciosa

Andare a Lanzarote e non visitare la Graciosa, la canaria numero 8, è un po’ come mangiare le Più Gusto e non leccarsi le dita (i Fonzies mi fanno cagare). Prendete un traghetto da Orzola e raggiungete l’isoletta a piedi; è vietato entrare in auto e, a parte qualche fuoristrada necessario per i rifornimenti dei 200 locals che la abitano 12 mesi l’anno, non ci sono macchine. Noleggiate per pochi euro (dagli 8 ai 10) una bicicletta in uno qualsiasi dei negozi del porto appena sbarcate e fatevi il giro dell’isola sulle sue strade sterrate. Se avete tempo fermatevi a dormire una o più notti in uno degli appartamenti in affitto a Caleta de Sebo oppure direttamente in tenda vicino a Playa La Francesa.

Traghetti da Orzola a La Graciosa: Biosfera ExpressLineas Romero. Tutti i giorni dalle 7 alle 17:30, 20€ andata e ritorno


2. Fundación e Casa Museo di César Manrique

Nato ad Arrecife, ha vissuto a Madrid e poi a New York per tornare nella sua amata isola all’età di 47 anni, giusto in tempo per difenderla dalle invasioni turistiche che hanno purtroppo deturpato alcune parti delle altre isole. Pittore, scultore, architetto e artista poliedrico, ha vinto il Weltpreis für Ökologie und Tourismus (Premio Mondiale di Ecologia e Turismo) e il Premio Europa Nostra. Partite visitando la sua casa e la fondazione per poi scoprire il resto delle opere disseminate sull’isola di Lanzarote e sulle altre isole canarie.

Casa museo e Fundación. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, ingresso 8 €

3. Jameo del Agua

È la prima delle opere realizzate da César Manrique, forse la più spettacolare: un tunnel vulcanico sotterraneo, che si apre in grotte con finestre sul cielo, laghetti interni popolati da granchi albini, sale per concerti scavate nella roccia e graziosi ristoranti arrampicati tra le colate laviche e poi fuori a riveder le stelle e le piscine panoramiche bianche e azzurrissime, che sono il tratto distintivo della sua architettura.

Jameo del Agua. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18:30, ingresso 9€

4. Playa Papagayo

Lanzarote non è isola di spiagge bianche e incontaminate (quella è Fuerteventura, avete sbagliato volo). Tuttavia ci sono anche qui alcune spiagge degne di una giornata di relax sdraiati sulla sabbia: Playa Papagayo è la più nota, si trova alla fine di una lunga strada sterrata nel Parco Naturale Los Ajiaches, in cui l’accesso in macchina è a pagamento (3 €, state calmi).

5. Jardin de Cactus

È stata l’ultima delle opere realizzate da César Manrique sull’isola e si tratta di una vecchia cava per l’estrazione di materiale da costruzione trasformata in giardino di cactus: 4500 esemplari disposti in un tracciato a pianta circolare e sormontati da un mulino; per amanti del genere!

Jardin de Cactus. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17:45, ingresso 5,50 €

6. La Geria

È la zona dell’isola in cui viene prodotto il Malvasia Vulcanico di Lanzarote. Per attraversare in macchina il paesaggio lunare di questi vigneti scavati nella sabbia nera e protetti da mezzalune di pietra, fermarsi a visitare le cantine più antiche, come la Bodega del Grifo, e provare una degustazione di vini, queso e jamon basterà un pomeriggio.

Bodegas El Grifo. Visita libera o guidata con degustazione a partire da 5 € per persona

7. Mirador del Rio

Un’altra delle opere di Manrique (l’ultima, giuro). Un mirador con ristorante incastonato nella roccia di fronte all’Isoletta della Graciosa; le acque calme che scorrono come un fiume tra Lanzarote e La Graciosa gli sono valse il nome.

Mirador del Rio. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17:45, ingresso 4,5 €

8. Mercadillo de la Villa de Teguise

Tutte le domeniche il centro storico di Teguise, silenzioso e tranquillo come un ricovero per anziani canari, si trasforma in uno dei più importanti mercati di tutte le isole e ospita più di 400 bancarelle: hamburger di cactus, artigianato locale (tra cui i famosi trajes canari di cotone bianco), aloe e tanto altro.

Domenica dalle 9 alle 14, ingresso gratuito (nel senso che se volete potete non comprare niente, ma io no)

9. Charco de Los Clicos

Detto anche Charco Verde o Lago Verde, è una laguna che si trova nel parco naturale di Timanfaya in prossimità di El Golfo. Il colore verde lo danno delle alghe particolari che vivono nella laguna, insieme allo zolfo contenuto nell’acqua. È stato il set cinematografico di alcuni film tra cui ’Gli abbracci spezzati’ di Almodóvar, uno dei 6 film famosi girati in Spagna (ma ambientati da tutt’altra parte).

10. Parque Nacional de Timanfaya

Non ci sono stata, perché a Tenerife c’è il Teide, che con i suoi quasi 4000 m è il vulcano e la montagna più alta di Spagna, e ho dato! Comunque si tratta di un parco naturale dove il paesaggio vulcanico è molto recente (l’ultima eruzione risale al 1824) ed è uno dei pochi al mondo. Tra geyser e colate laviche di Pahoe-hoe c’è pure un ristorante, che naturalmente si chiama ‘El Diablo’, dove si cucina con il calore proveniente dal sottosuolo.

Parque nacional de Timanfaya. Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17:45. Ingresso: 8€

Da Lanzarote è tutto, passo e chiudo (per foto belle cercate su google immagini).

Foto Credits Clotes

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