Viva la FifaIl mancato rinnovo di Donnarumma è la notizia migliore per il bilancio del Milan

Dopo giorni di attesa, finalmente la comunicazione: Donnarumma non rinnoverà il contratto con il Milan, in scadenza nel 2018. Eppure, la decisione presa dal portiere con la regia del potente procur...

Dopo giorni di attesa, finalmente la comunicazione: Donnarumma non rinnoverà il contratto con il Milan, in scadenza nel 2018. Eppure, la decisione presa dal portiere con la regia del potente procuratore Mino Raiola non dovrebbe gettare i tifosi nello sconforto. Anzi, può rivelarsi lo scenario migliore per il Milan e soprattutto per le sue casse.

Prima di tutto, va ricordato che Donnarumma rappresenta per il bilancio rossonero una plusvalenza secca, perchè il giovane portiere è cresciuto nel vivaio del Milan. Questo è un dato importante, perché di fatto sono i conti del club sino-milanese l’ago della bilancia della questione. Il Milan pochi mesi fa è passato nelle mani di Li Yonghong, dopo una lunga trattativa durata mesi. L’acquisto è stato possibile anche – e soprattutto – all’appoggio finanziario del fondo statunitense Elliott, che ha erogato un prestito da 300 milioni di euro che i cinesi dovranno cominciare a restituire il prossimo anno: in pegno c’è il Milan stesso e se il prestito non verrà rifondato, il club passerà nelle mani del fondo, che nel caso dei bonos argentini ha mostrato di non essere inciline a sentimentalismi.

Il prestito di Elliott prevede una tranche di circa 100 milioni destinata al mercato, perchéuna delle leggi del business dice che per incassare devi prima spendere. E nel calcio, significa che per ottenere risultati devi investire appunto nel calciomercato. Ecco perché il club è stato il più attivo, avendo già annunciato gli acquisti di kessié, Musacchio, Silva e Rodriguez: e sebbene la maggior parte del costo dell’atalantino (di 28 miliioni totali) verrà saldato fra due anni, il costo sostenuto per gli altri acquisti è stato già importante. E sono stati tutti effettuati con l’obiettivo di centrare la Champions il prima possibile: dal 2018 le squadre italiane saranno quattro e il Milan non può lasciarsi sfuggire l’ingresso in un torneo che garantisce ricavi importanti.

Il club rossonero è convinto altresì di poter crescere anche con gli altri ricavi, soprattutto in Asia, che rappresenta il nuovo mercato dove intessere importanti strategie di marketing, cioè altri soldi in entrata. Il problema è che si tratta di guadagni che non si realizzano in una sola stagione, ma ci vuole un piano di business che ragioni sul medio-lungo periodo, per poter fare del Milan un brand sfruttabile: lo stesso Fassone, non è un caso, ha spiegato tempo fa che ci vorrano almeno tre anni perché il club torni con i bilanci in pari.

E allora, per ingrossare i ricavi fin da subito, oltre la Champions (che non è detto il Milan centri immediatamente) ci sono le plusvalenze. E in rosa un solo giocatore può garantirne una corposa. Il mancato rinnovo di Donnarumma costringerà dunque il Milan a venderlo subito, cioè in questa sessione di mercato estiva: non esiste lasciarlo in tribuna almeno fino a gennaio, perché più tempo passa fuori e più c’è il rischio che il suo valore scenda; inoltre a giugno del prossimo anno scade il suo contratto e il rischio concreto è di perderlo a parametro zero, cioè senza registrare alcuna plusvalenza. Ma l’interesse è anche di Raiola, che mediando subito la sua cessione puà subito incassare una corposa percentuale sulla vendita. E non va dimenticato che ora ci sono gli Europei Under 21, dove Donnarumma può mettersi ulteriormente in mostra e aumentare così il proprio valore.

Certo, si può obiettare che il Milan dovrà tornare sul mercato per prendere un nuovo portiere di livello, ma così’ come vebnne data fiducia al giovanissimo Donnarumma, così oggi c’è già Plizzari che scalpita; o volendo con una cifra ragionevole il Milan potrebbe prendere un altro promettente Meret dall’Udinese. Ad ogni modo, il concetto è che la Milan conviene fare mercato subito: a ottobre la Uefa si pronuncerà sul voluntary agreement in ottica Fair Play Finanziario e non è detto che per il club possa mettersi bene, perché tra i paletti potrebbe esserci una limitazione al mercato o alle rose da schierare in Europa. Meglio risolvere tutto e subito.

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