Due o tre cose che so del mondoContro i mielismi di ogni sorta, per la libertà dello spirito: questo è l’animus di Patria Italiana

Scrissi questo articolo qualche giorno fa, non trovai il tempo di pubblicarlo. Lo faccio oggi, invitando a leggere anche il seguente sulla legge Fiano Se leggi l'odierno fondo di Paolo Mieli sul...

Scrissi questo articolo qualche giorno fa, non trovai il tempo di pubblicarlo. Lo faccio oggi, invitando a leggere anche il seguente sulla legge Fiano

Se leggi l’odierno fondo di Paolo Mieli sul “Corriere”, dedicato alle “Lotte fratricide della sinistra”, lo capisci perché lo smembramento di quell’area è inevitabile, un po’ come il movimento delle cesoie della più anziana delle Moire, Atropo, allorché non decide ma nondimeno determina di spezzarti il trasparente filo della vita.

L’analogia mitologica, un tantinello pedante, lo ammetto, trova sua giustificazione proprio nel fondo di Mieli, ove il forse eccessivamente osannato storico partendo da un’analogia mitologica di Gianni Cuperlo («tra i più colti della combriccola ex PCI») intesse una serie di deduzioni tutte antecedute dal caveat: «È da escludere che Cuperlo intendesse proporre una sovrapposizione tra la figura di Renzi e quella di Ulisse». E allora? Par dunque qundi che lo stesso Mieli sappia di dare sviluppo ad una castroneria. Però lui doveva scrivere due cose, e le ha scritte: che Cuperlo è colto – l’intera Sinistra lo è, e che diamine! – e che lui, Paolo lo storico, conosce la mitologia.

Ma il fondo è una boiata, che finisce con l’Auspicio che Zeus ed Atena intervengano a sanare i sinistroidi conflitti intestini.

Caro Paolo, la dovete piantare. Voi non conoscete la mitologia, andate a compulsare i dizionari mitologici, che è un’altra cosa. La mitologia con la tua prospera e un po’ salottiera pacatezza – in virtù della quale mi perdonerai, lo so – non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere.

Il mito è lotta, terra, sangue, è sempre agro e non è mai smielato. Non è mai come te. Non è mai come Cuperlo. Non è mai come Renzi. Ce lo lasciate almeno il mito, a noi di destra? Andate avanti con i Pisapia – altra erculea figura –, continuate a chiamare le formazioni politiche come fossero gruppi di catechesi (“Insieme?!”) cioè a vestirvi da preti senza a credere a niente e senza proporre ideali.

La storia sta per bastonarvi come cani. Perdonate la chiosa in analogia ben poco animalista ma molto, molto, troppo nietzschianamente umana. È possibile una politica di spiriti liberi per la libertà dello spirito. Sinistra: spostati.

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