Molte delle tendenze degli ultimi anni riguardanti il cibo pongono l’attenzione sul concetto di una dieta sana. Il cosiddetto healthy food è ormai al centro dell’attenzione dei consumatori e, di conseguenza, dei ristoratori: si tratta di perseguire l’obiettivo di un regime alimentare il più possibile salubre, di cui non fanno parte – di conseguenza – i classici snack che contraddistinguono il junk food né i grassi saturi, così come i super alcolici, le bevande gassate e lo zucchero.
Cibo salutare e vegano
Una versione a sé dell’healthy food, poi, può essere individuata nell’healthy vegan food: come si può intuire, si tratta di una dieta salutista che prevede l’esclusione di tutti i cibi di origine animale. Ecco, quindi, che si concentra l’attenzione sui cosiddetti super food, dalle bacche di gogj in poi, senza dimenticare i fiori edibili, che sempre più spesso arricchiscono le insalate e le frittate. Per gli italiani, dunque, è molto importante badare a ciò che ci si ritrova nel piatto, magari nel solco di una dieta detox basata su un gran numero di centrifugati di verdura e di frutta.
Quali sono gli alimenti che vanno per la maggiore
Nel novero dei cibi che più di tutti gli altri catturano la curiosità dei consumatori spiccano i super food esotici, provenienti da Paesi lontani: è il caso del camu camu, dell’edamame, del jackfruit, dell’amla, del gac e della portulaca. Ciò non toglie che, dall’altro lato, si continui ad apprezzare la cucina casalinga, soprattutto se fondata su piatti a km zero, freschi e sostenibili dal punto di vista ambientale.
La carta di identità alimentare
Rimanendo in tema di tendenze salutiste in materia di cibo, non si può non menzionare l’introduzione di una novità importante come la Carta identità alimentare. Si tratta di un documento digitale – il primo nel suo genere – attraverso il quale viene segnalato lo stile alimentare del soggetto che è titolare del documento stesso. Si pensi, per esempio, a chi è intollerante al lattosio e deve andare a mangiare in un ristorante: mostrando questo documento avvisa il ristoratore delle proprie esigenze e non corre il rischio di consumare pietanze che gli potrebbero far male. Lo stesso vale per i crudisti, per i vegani, per i vegetariani: ovviamente in questo caso non ci sono in gioco questioni di salute, ma solo scelte e preferenze individuali che, in ogni caso, meritano di essere rispettate.
Perché c’è bisogno della carta di identità alimentare
La carta di identità alimentare è stata concepita con l’obiettivo di rendere più semplice la vita quotidiana di chi, anche quando si trova a mangiare fuori casa, vuole o deve mantenersi fedele alla propria dieta. Non si tratta di pensare solo a quando si va a cena in un ristorante, ma anche a quando si ordina un semplice succo di frutta in un bar, si richiede una birra in un pub, si fa colazione in un albergo.
Come si ottiene il documento
Essendo un documento digitale, la carta di identità alimentare può essere richiesta e ottenuta online, senza che sia necessario spendere un solo centesimo. Dopo aver fornito le risposte richieste per la compilazione, si può decidere se stamparla o se limitarsi a scaricarla sul telefono, così che poi la si possa mostrare ogni volta che ce ne sarà bisogno. Il progetto non può che migliorare le esperienze nei locali di ristorazione di tutti coloro che hanno esigenze particolari, vincoli specifici, gusti non comuni o limiti che non possono essere superati. A trarne vantaggio potrebbero essere, tra l’altro, i tanti celiaci che vivono nel nostro Paese, da Nord a Sud.