Ecco il mio consiglio di lettura di oggi …
Il libro
La lotteria dei divi morti di Susan Swan
Dale Paul è un sofisticato truffatore, un avido squalo della finanza che gestisce grossi fondi e gioca con i soldi degli altri per il proprio tornaconto.
Quando la sua più grande scommessa fallisce, molti di quelli che confidavano in lui si trovano a dormire per strada o nelle proprie auto. Il carisma e i numerosi contatti non bastano a salvarlo dalla prigione, dove ovviamente è un pesce fuor d’acqua, immerso in un’umanità variopinta e disperata. Finito al fresco Dale Paul si trova davanti a un bivio: recuperare i pessimi rapporti con la famiglia e diventare un uomo nuovo, o gettarsi a capofitto in un altro piano folle e pericoloso per diventare nuovamente ricco.
Dale Paul è un protagonista complesso, che incanta e diverte con la sua strana combinazione di intelligenza di strada, know-how finanziario e un totale “smarrimento” quando si tratta di sentimenti.
La mia lettura
La lotteria dei divi morti di Susan Swan è una di quelle letture che garantiscono divertimento associato ad uno stile narrativo da fuoriclasse!.
Il plot di questo romanzo segue uno schema preciso: c’è una situazione di armonia ed ordine che poi si trasforma e il climax muta in qualcosa di negativo causato dal comportamento del protagonista che qui è un “antieroe tragico” fino a raggiungere un momento di tensione per tornare al punto di partenza che prevede la punizione del protagonista, uno schema shakespeariano quasi …
A Dale Paul viene concessa la possibilità di porre in atto un cambiamento morale ma la sua natura non gli consente di approfittarne, non è capace di comprendere il concetto di redenzione, lo spiega bene Dale Paul quando dice di essere nato in un’epoca di truffatori , lui ritiene di non aver avuto altra alternativa che cercare di distinguersi diventando il più bravo dei truffatori …
Ho trovato molto originale il modo in cui Susan Swan in La lotteria dei divi morti ha sviluppato il mondo del crimine, i vari personaggi detenuti della prigione di minima sicurezza in cui è rinchiuso il protagonista hanno moralità ed eticità diverse tra loro, non sono omologati, tuttavia quello che mi sembra abbiano in comune è il fatto di non avvertire la necessità di un cambiamento inoltre la dialettica dei vari personaggi nel confronto con gli altri è la stessa che hanno con se stessi, sono esattamente quel che vediamo.
Divertenti le citazioni di film come Quei bravi ragazzi o serie tv come I Soprano, Dale Paul esibisce la sua conoscenza delle battute più famose dei personaggi per far colpo sul boss della prigione per il quale, ovviamente, nutre solo sentimenti di disprezzo:
“Naturalmente non gli dico che qualsiasi idiota potrebbe rispondere al suo quiz. I Soprano e Quei bravi ragazzi sono così noti da essere diventati un cliché nel mondo della malavita”