Nella splendida piazza dei Signori Remo Rapino (vincitore Premio Campiello 2020), Veronica Galletta (vincitrice Premio Campiello Opera Prima) e Michela Panichi (vincitrice Premio Campiello Giovani), hanno incontrano i vicentini ieri 15 settembre alle 18.30. Era la prima uscita ufficiale per gli scrittori protagonisti del podio 2020, l’incontro è stato condotto da Marta Cagnola, giornalista e speaker di Radio24 ed è intervenuta l’attrice Anna Dalton che ha dato voce ai protagonisti dei romanzi vincitori con una lettura di alcuni brani.
E’ la prima volta che si organizza una doppia “celebrazione”, il 5 settembre c’è stata la serata finale del Premio Campiello a Venezia come da tradizione, non al Teatro La Fenice ma in Piazza San Marco perché all’aperto ci si sente un po’ più “liberi” in questo periodo di emergenza Covid e come ha detto ieri il Presidente del Comitato di Gestione della Fondazione Il Campiello Piero Luxardo, non tutti i mali vengono per nuocere dal momento che l’evento in piazza è stato molto suggestivo.
La serata di ieri è partita con il saluto del sindaco di Vicenza Francesco Rucco, si sono poi alternati sul palco Piero Luxardo, Simona Siotto, assessora alla cultura del Comune di Vicenza e Claudia Piaserico, vicepresidente di Confindustria Vicenza e promotrice del progetto Fabbricare Valori.
Io non sono di Vicenza, ci vivo da due anni e quel che mi ha sempre colpito è che la città che ha dei veri e propri gioielli dal punto di vista artistico come il teatro Olimpico che è il più antico teatro coperto in muratura al mondo, La Rotonda, la Basilica Palladiana, la Torre Bissara, Palazzo Chiericati, Palazzo Barbaran da Porto, Palazzo Thiene e potrei continuare … insomma, una città così, finisce ingiustamente in ombra dal momento che è circondata da altre città come Venezia, Verona, Padova che sono tra le più visitate d’Italia.
Ben vengano quindi serate come quella di ieri voluta fortemente dal Comune ma anche da Confindustria Vicenza e dalla Biblioteca Bertoliana che oltre ad essere bellissima ha un notevole numero di volumi a disposizione dei cittadini (provare per credere) ed è un vero e proprio punto di incontro per molti giovani.
Personalmente sono una grande fan del Premio Campiello, nel 2017 ho avuto l’onore di far parte della giuria dei lettori, posso dire senza tema di smentita che i vincitori si rivelano sempre autori e autrici straordinari, talenti raffinati e uomini e donne di grande umanità per cui mi auguro che questo sia l’inizio di una duratura tradizione tra la Fondazione Il Campiello e la città di Vicenza in modo da potermi sentire ancora più vicina a questo evento straordinario.
I miei lettori sanno che ho letto il romanzo di Veronica Galletta, Le isole di Norman (Italo Svevo edizioni) in anteprima, trovate QUI la recensione, mi ha fatto piacere poterla ascoltare ieri dal vivo, è una donna brillante, simpatica, ironica, intelligente.
E Remo Rapino? Un gentleman! Ho letto solo la scorsa settimana Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax editore) e me ne sono letteralmente innamorata, QUI trovate la mi recente recensione.
Mentre mi allontanavo da Piazza dei Signori ieri sera mi sono augurata che Remo Rapino, Veronica Galletta e Marta Cagnola non lasciassero la città senza salire sulla terrazza della Basilica Palladiana (o Palazzo della Ragione) dove nel weekend si può stare persino seduti a bere un buon bicchiere (io l’ho fatto sabato scorso) ammirando un panorama stupendo.
Non vorrei sembrare di parte ma la Basilica, già nell’elenco dell’Unesco come bene patrimonio dell’umanità, nel 2014 è diventata anche Monumento Nazionale, le sue colonne bianchissime, l’eleganza delle forme, il doppio ordine di logge, credetemi, valgono da sole un viaggio a Vicenza e se non credete a me …
Non è possibile descrivere l’impressione che fa la Basilica di Palladio…
(Johann Wolfgang von Goethe, da Viaggio in Italia)