Il libro
Questo libro è il racconto corale dei sogni, delle illusioni, delle contraddizioni di coloro che parteciparono al Risorgimento indossando un’uniforme. Una storia culturale e politica della professione di ufficiale nell’Ottocento italiano, raccontata attraverso le vite di tre uomini eccezionali. Salvatore Pianell, Enrico Cosenz, Cesare Magnani Ricotti. Tre figli del Secolo, tre borghesi, tre provinciali che attraverso la carriera delle armi diventano piú potenti dei duchi e dei principi che quella carriera avevano sempre considerato cosa propria. Tre percorsi simili eppure profondamente diversi, che si incontrano, si separano e si intrecciano, e attorno ai quali si affollano tanti altri attori di quella straordinaria vicenda politica, culturale e militare che fu il Risorgimento italiano. Amici e nemici, sognatori e grigi esecutori, geni e macellai. Da Giuseppe Garibaldi ai decrepiti generali borbonici che perdono un regno per incapacità e fanatismo. Dai nobili e tetragoni cavalieri della tavola rotonda sabauda che fanno di malavoglia il Grande Piemonte, ai figli dei piccoli borghesi che fanno l’Italia, o almeno ci provano.
La mia lettura
Nel mio piano di studi dell’Università ho scelto, illo tempore, un esame di storia del Risorgimento, sono passati molti anni ma ho una buona memoria e soprattutto sono molto curiosa, se leggendo un libro come L’elmo di Scipio posso arricchire una conoscenza più o meno ordinaria con fatti e personaggi storici che non entrano a far parte dei programmi “standard” di studio non posso che esserne contenta.
Giuseppe Salvatore Pianell, Enrico Cosenz e Cesare Magnani Ricotti, nomi per me assolutamente sconosciuti, tre ufficiali di professione la cui carriera si è sviluppata nel periodo della Restaurazione e che hanno finito per incontrarsi in una Italia liberale.
Io del Risorgimento conosco l’aspetto più squisitamente culturale sicuramente non quello militare e i tre protagonisti di L’elmo di Scipio invece sono emblema del mondo militare di quegli anni, la scorsa estate ho visitato il Museo del Risorgimento e della Resistenza della città in cui vivo, Vicenza, avevo avuto un “assaggio” di questo mondo che è stato espressione di una élite il cui potere era innegabile, gli ufficiali dell’Ottocento erano molto inseriti nella politica e Pianel, Cosenz e Magnani Ricotti in quei due anni, il 1848 e il 1849 hanno vissuto i momenti che ne determineranno l’intera carriera.
Tutti e tre bambini soldato, inviati nelle accademie militari in età giovanissima, cresciuti in un contesto di quasi segregazione per almeno 10 anni, quelli che servivano per sfornare soldati fatti e finiti.
Cesare Ricotti mi è rimasto più impresso, sicuramente perché amava leggere:
“Cesare non accompagna i colleghi nelle loro escursioni ai teatri improvvisati dagli ufficiali inglesi e francesi, nei quali si rappresentano commediole la cui rozzezza non lo diverte. […]Ricotti preferisce leggere i giornali piemontesi ai quali è abbonato. E libri, decine di libri. Ai familiari chiede spesso di infilarne qualcuno tra le bottiglie di vino che gli spediscono. Certe sere, se l’argomento lo appassiona, legge per quattro ore filate. L’unico appunto che muove a Lucia è che gli manda un po’ troppi romanzi di George Sand, che trova noiosissimi. Non contento, appena può si fa prestare qualcosa da leggere anche dagli ufficiali francesi e inglesi che ogni tanto capitano da quelle parti.”
Ognuno di loro ha vissuto una vita che pretendeva prese di posizione, non si sono sottratti e dunque hanno partecipato a eventi che hanno posto le basi per realizzare l’Unità d’Italia.
Jacopo Lorenzini ci fa conoscere l’epica familiare di tutti e tre, personaggi diversi tra loro eppure con i destini incrociati.
Salvatore Pianell era siciliano, si è fatto strada nell’esercito dei borboni, Enrico Cosenz lo troviamo a Venezia durante l’assalto di Forte Marghera e poi a Genova insieme a Mazzini, per affiancare infine Garibaldi di cui fu un fedelissimo. Cesare Magnani Ricotti invece era piemontese, apparteneva ad una famiglia che potremmo definire borghese.
Un ritmo narrativo pacato quando si tratta di fare le presentazioni, inquadrare le origini dei tre ma che cresce nel momento in cui si entra nel vivo delle vicende che li hanno visti protagonisti.
Il 1848 è l’anno chiave, quello che li vede tutti impegnati in prima linea: Pianell a Palermo è sulle barricate ad affrontare gli insorti, Cosenz è a Marghera e Ricotti a Peschiera proprio durante l’assedio, ecco che si delineano le loro diverse scelte, i loro punti di vista.
Pianell è favorevole alla monarchia, Cosenz è assolutamente contrario, Ricotti è intento a farsi valere in un esercito pieno di nobili, ambisce ad emergere lui, con il suo sangue borghese.
Sono giovani uomini, destinati a commettere errori, a cambiare idea, a cadere e rialzarsi.
Li lasciamo a capo di tre corpi d’armata dell’esercito e di sicuro, arrivati in fondo al libro comprendiamo il perché Jacopo Lorenzini si sia tanto appassionato a loro, nel Post Scriptum scrive:
“Le biografie di Giuseppe Salvatore Pianell, Enrico Cosenz e Cesare Magnani Ricotti mi sono apparse quasi naturalmente come le perfette chiavi di ingresso al mondo dell’Ottocento militare italiano. E questo nonostante nessuno dei tre abbia lasciato memorie autografe.[…] Salvatore, Enrico e Cesare sono pienamente consapevoli di appartenere alla prima generazione di ufficiali che vive veramente l’ideale unitario come costitutivo della propria identità.”
Una lettura per gli amanti della storia, non vi lasciate fuorviare dal contesto militare che potreste immaginare più interessante per un pubblico maschile, questa è la storia di tre bambini con un destino già scritto, è la storia di tre giovani che si fanno largo in un mondo che evolve rapidamente, Cosenz era un romantico, Ricotti non disdegnava i balli e le buone letture, Pianell un conservatore ma le loro vite sono state vite eccezionali e L’elmo di Scipio è sicuramente un giusto tributo per tre protagonisti della nostra storia.
L’ elmo di Scipio. Storie del Risorgimento in uniforme di Jacopo Lorenzini
Editore: Salerno
Collana: Mosaici
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 19 novembre 2020
Pagine: 328 Brossura € 22,00 sul sito dell’editore