Oggi vi racconto Conta sul tuo cuore di Andrea Maggi
Il libro
Una storia sulla bellezza e sulla fragilità dei ragazzi, alla continua ricerca di muri da abbattere ma anche di esempi da seguire. Un mondo, il loro, messo in scena con le sue infinite contraddizioni raccontate senza alcun giudizio. Un libro divertente e veloce, forte di un linguaggio moderno che parla dei giovani ai giovani.
Pedro il ribelle, Valentina l’influencer, Marta la cinica, Andrea il ragazzo più antipatico dell’universo e ancora l’intrigante Anita, Roberta, Silvia, Casamassima, Paola, Renzo e Chiara sono studenti del quinto anno di un liceo classico in una piccola città del nord Italia. Tutto ha inizio a lezione, quando un bigliettino intercettato dal professore di Lettere Roberto Elpidi scatena un dibattito, da cui emerge che nessuno dei ragazzi sa chi è veramente, né si è mai posto il problema di interrogarsi al riguardo. C’è già chi sogna di diventare beauty vlogger, chi street dancer e chi si sente imbrigliato da un destino già scritto dai genitori. Così il prof tenterà di spiegare loro l’esortazione di Socrate, Conosci te stesso, ma in un modo del tutto originale. Organizzerà un ritiro in un rifugio di montagna, lontano dalle comodità cittadine. Lassù, isolati dal mondo e costretti a vivere fianco a fianco per un mese intero, dovranno appianare le loro divergenze senza potersi rintanare nei social. Si dedicheranno a trovare se stessi fra innamoramenti improbabili, segreti inconfessabili, tradimenti dolorosi e potranno contare solo sull’amicizia.
La mia lettura
La mia adolescenza è passata da parecchio, non ho figli e quindi non posso dire di averla in qualche modo rivissuta, tuttavia questa lettura di “Conta sul tuo cuore” di Andrea Maggi, mi ha stranamente messa a disagio.
Cosa ho scoperto? Per esempio che non ho dimenticato le dinamiche di gruppo vissute dalle medie fino a tutto il liceo classico, ricordo ogni piccola cattiveria, ingiustizia subita o della quale sono stata testimone, ho memoria delle amicizie e dei lati positivi/negativi che si sono portate dietro. Se dovessi pensare a me come a una delle adolescenti di questo libro probabilmente potrei essere Chiara l’alternativa (portavo anfibi e kefiah e non minigonne e tacchi e a 18 anni ho votato Democrazia Proletaria), amavo alla follia la filosofia e il prof Elpidi avrebbe potuto essere il mio prof di italiano che però era un po’ più “estremo” visto che aveva fatto il Sessantotto, girovagato per l’America latina per tornare a casa a insegnare nel suo liceo carico di idee strampalate.
L’idea del prof di “Conta sul tuo cuore” è mettere questi adolescenti di fronte ad un fatto inevitabile: crescere fa male, comporta sacrifici e sicuramente coraggio.
Decide il prof Elpidi, di usare l’approccio socratico, sappiamo che il “conosci te stesso” è qualcosa di molto difficile da realizzare anche da adulti, non si può obbligare un individuo a identificarsi completamente nella “trama” dei rapporti della comunità in cui vive e aspettarsi che lo faccia con spontaneità perché noi non viviamo solo nel rapporto con le cose di cui abbiamo necessità, o nel rapporto con chi ci circonda, ma anche e soprattutto in virtù del rapporto con noi stessi che è il più difficile di tutti.
Da adolescenti è inevitabile per molti scoprire la propria fragilità narcisistica dovuta al sovraccarico di insicurezze che arrivano dal contesto sociale, da adolescenti è complicato controllare il proprio atteggiamento negativo, l’impulsività, l’assunzione di rischi e talvolta i tradimenti che si consumano in questa età sono un modo per emanciparsi, per affermarsi.
“Conta sul tuo cuore” affronta in profondità il tema dell’amicizia tra adolescenti, l’amicizia, più dell’amore è quella che può portare maggiori dolori e delusioni perché viene vissuta in modo esclusivo e quindi non libero. Amare gli altri liberamente, senza vincoli e conoscersi per quello che si è, questa è una delle lezioni che il prof di questo libro vuole lasciare ai suoi allievi come eredità.
“Avete mai sentito parlare del cavallo di Nietzsche? […] Uscito dal portone di casa, Nietzsche vide sulla strada un cocchiere intento a frustare il suo cavallo e a prenderlo crudelmente a calci. Il filosofo rimase talmente colpito da tanta violenza che iniziò a piangere disperatamente. Corse incontro al cocchiere e lo implorò di fermarsi, dopodichè si voltò verso il povero cavallo e, piangendo, lo abbracciò, lo baciò più volte e, al culmine della disperazione, gli sussurrò qualcosa a un orecchio”.
Il prof Elpidi racconta questo episodio ai suoi alunni e li invita a fare quello che fece Nietzsche con i cosiddetti “Biglietti della follia”, cioè scrivere un biglietto con una cosa che poteva essere vicina alla frase che il filoso sussurrò al cavallo rimasta sconosciuta a tutti.
Inutile dirvi che questo gioco innescherà nel gruppo delle dinamiche dalle quali nessuno rimarrà indenne.
Ma facciamo anche noi lo stesso gioco: voi cosa scrivereste in un “biglietto della follia”? Cosa sussurrereste all’orecchio del vostro cavallo? Quell’episodio della vita di Nietzsche non ha un valore filosofico, semplicemente il filosofo si immedesimò nel dolore del cavallo che stava subendo una ingiustizia senza possibilità di difendersi. Io ho circa 70 volumi sulla filosofia di Nietzsche, ho apprezzato molto questo riferimento come anche l’idea dell’approccio socratico, c’è stato un periodo in cui ho fatto degli incontri di consulenza filosofica dove il processo di conoscenza delle proprie emozioni e del modo di guardare la realtà veniva sviluppato attraverso il dialogo e con metodo “peripatetico”, gli incontri avvenivano infatti per strada, in un posto pubblico, bravo Andrea Maggi per l’espediente narrativo originale.
Una lettura che potrebbe essere adatta a chi ha figli in età pre-adolescenziale (prepararsi non è una cattiva idea), a ragazzi che stanno vivendo questa età e a chiunque altro volesse addentrarsi su questo terreno scivoloso che lascia ricordi indelebili e difficili da archiviare anche dopo gli “anta”.
Non dice, l’autore, in quale cittadina del Nord Italia è ambientato “Conta sul tuo cuore” ma ho trovato un indizio inequivocabile: si parla di “pasticcio” (leggi lasagne al forno) dunque siamo in Veneto o forse anche in Friuli.
Curiosità sull’autore:
Andrea Maggi è noto al grande pubblico per aver debuttato nel 2017 in Rai nel docu-reality Il Collegio dove era il prof di italiano, latino e educazione civica, è super seguito su Instagram @andreamaggi1
Conta sul tuo cuore di Andrea Maggi
Giunti editore
Pp 216 € 14,00 Brossura