Che il Covid abbia cambiato profondamente la nostra vita ormai è palese, nuove regole, nuovi metodi e tanto sconcerto, tante paure, viviamo sotto la minaccia di questo virus invadente, impietoso, contro il quale ancora non siamo pronti a combattere pienamente; la crisi generata dalla pandemia ha toccato un po’ tutti i comparti, e anche tutte le varie categorie sociali. Sono stati messi in difficoltà gli organi pubblici, ma soprattutto le famiglie, i privati, i piccoli commercianti, ma anche le grandi catene di distribuzione, insomma un disastro globale per l’economia italiana. Ma le problematiche economiche non sono le sole alle quali tutti abbiamo dovuto adattarci, il Governo ha messo in atto restrizioni e provvedimenti per limitare il contagio di Coronavirus. Cercando di stringere il più possibile su uscite e passeggiate private, dando invece priorità e libertà di movimento ai lavoratori, ma con regole intransigenti in merito agli assembramenti e a un flusso esagerato di persone nei centri commerciali, negli ambienti pubblici.
Disagi economici e logistici: il Covid influenza la vita di tutti
Abbiamo dovuto rinunciare ad andare a cena o a pranzo fuori, così come alle palestre, nei cinema, ai teatri; la vita di tutti è stata stravolta nel vero senso della parola e questo senso di costrizione, di rinuncia e di obblighi è diventato ancora più pesante proprio per le difficoltà economiche alle quali molte persone hanno dovuto fare fronte, a seguito della perdita del posto di lavoro, o della frequenza lavorativa, poiché lavorare significa essere a contatto stretto con altre persone e incrementare purtroppo la possibilità di contagiare o di contagiarsi. In questo scenario da guerra abbiamo dovuto fare i conti con la perdita parziale della nostra libertà individuale e adattarci a un nuovo modo di vivere; risparmiando ancora di più, rinunciando ancora di più, anche a tutto quello che in pratica rientra nell’elenco del necessario; questo tsunami generale ha coinvolto anche la necessità degli approvvigionamenti, ovvero della normale funzione di fare la spesa di casa, di cibo o di prodotti necessari al decoro quotidiano.
I cambiamenti radicali della vita privata e sociale di ognuno
Ma in cosa consistono questi cambiamenti? Innanzitutto bisogna dire che in molti centri di vendita, grandi o piccoli è necessario fare la coda all’esterno della struttura, questo è uno dei metodi più diffusi per il distanziamento sociale, necessario a non diffondere il Covid; un altro metodo, più comodo senza dubbio è quello di effettuare la spesa on-line, cioè preparare un carrello attraverso il computer o lo smartphone, pagare in rete e richiedere la consegna a casa. Questa procedura ha avuto molto riscontro soprattutto nel periodo del lockdown quando eravamo tutti costretti a rimanere in casa. Un metodo che è stato utile soprattutto alle persone anziane e a chi ha dovuto sottostare alla quarantena per contagio o presunto contagio.
L’Era del Covid
Un metodo che ancora oggi è utilizzato largamente, anche da chi malato non è, incentivato da promozioni e offerte; e dalla comodità di poter pagare online con carta di credito o tramite il servizio di PayPal. Quasi tutti i centri commerciali della grande distribuzione offrono questo servizio e anche quelli che non lo rendevano disponibile prima hanno cambiato le loro regolamentazioni introducendo la spesa on-line con consegna a domicilio. Come ad esempio il servizio proposto da Coopshop che si è unita alla lista dei numerosi centri commerciali che già offrivano l’opportunità di ricevere la spesa direttamente a casa propria, e che favorisce la clientela accettando i pagamenti dalle più note carte di credito, come Mastercard, Visa, Maestro, American Express ed altre. Questo modo di fare la spesa non era molto diffuso, poiché andare al centro commerciale era una cosa catalogata anche sotto la parola “svago” per molti italiani; soprattutto la domenica quando le persone libere dagli impegni lavorativi decidevano da sole o con la famiglia di fare un giro al centro commerciale, di guardare un po’ le vetrine e comprare qualcosa. Oggi invece la gente ha scoperto questo nuovo modo di fare acquisti o shopping risparmiando sui tempi, senza il disturbo di uscire di casa e ricevendo ogni articolo acquistato direttamente sulla porta di casa; molti rimpiangono il vecchio metodo, altri invece si sono adattati e sono soddisfatti anche vivendo in modo molto differente da alcuni mesi fa, ma siamo nell’Era del Covid e dobbiamo solo sperare che passi in fretta.