Il libro
Olympe de Gouges (1748-1793) è stata a lungo trascurata dalla letteratura critica; tuttavia, il suo contributo alla discussione delle questioni che stanno alla base della rivoluzione francese e dei suoi rivolgimenti nonché il suo costante impegno per i diritti delle donne e degli oppressi ne fanno una figura di notevole rilievo che merita di essere conosciuta così come meritano di essere letti e studiati i suoi scritti. “Figlia” dell’Illuminismo, ne sa cogliere lo spirito, richiamandosi alle idee di natura, di ragione e di pace che lo caratterizzano, criticando i pregiudizi e le disparità sociali e di genere, proponendo riforme legislative e difendendo la Costituzione del 1791. Nel suo scritto più noto, la Déclaration sui diritti della donna e della cittadina (pubblicato in versione integrale in Appendice al volume), questi temi sono sviluppati con grande lucidità; vi si può leggere un incitamento alla partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini a un radicale mutamento morale, economico, sociale, politico. Non va dimenticato, infine, che per tutta la sua breve e intensa vita, de Gouges mantenne un atteggiamento coerente e coraggioso e che, per amore della libertà e della giustizia, affrontò la ghigliottina, cui la condannarono i leader della rivoluzione giacobina. Postfazione di Thomas Casadei.
La mia lettura
E’ da poco passato l’8 marzo, data in cui è uscito «La liberté ou la mort». Il progetto politico e giuridico di Olympe de Gouge di Annamaria Loche, il titolo riprende l’esclamazione di Sophie, personaggio di un’opera della de Gouge che non vede altre alternative possibili se non gridare a gran voce “Libertà o morte”. Chiaramente Sophie può essere considerata un alter ego della stessa Olympe che nelle sue opere illustra le sue idee politiche e le sue convinzioni giusfilosofiche.
Personalmente conoscevo già Olympe de Gouge per via di un corso monografico sulla Rivoluzione Francese che feci all’Università per l’esame di storia moderna, quindi mi sono trovata a mio agio con questo saggio che approfondisce una figura per me non sconosciuta ma a cui sicuramente non fu dato nei miei studi il risalto che meritava.
Nata Marie Gouze (1748-1793), il nome Olympe de Gouge deriva da: Olympe, il nome della madre, e Gouges, deformazione del cognome Gouze, fu una femminista ante litteram che non si limitò a lottare per i diritti delle donne ma anche a favore dei neri e dei poveri.
Le sue commedie sono specchio delle sue idee, per esempio in “Zamor et Mirza ou L’esclavage des noirs” parla di schiavitù e nella Francia di allora di certo non era un argomento che poteva metterla in buona luce con gli spettatori delle classi sociali più agiate che non esitarono a disertare le rappresentazioni.
La fermezza con cui portò avanti i suoi ideali la espresse fondamentalmente in campo sociale più che politico:
“Inizialmente filomonarchica e girondina, dopo Varennes intraprese un percorso di distacco dalla monarchia, ma non si allontanò dalle posizioni della Gironda. Tuttavia, le sue convinzioni di fondo rimasero salde per tutta la sua non lunga vita: l’amore per la Patria, la fedeltà alla Costituzione del 1791, la ricerca di soluzioni riformatrici, il rifiuto della violenza.”
La sua opera più famosa è Déclaration des droits de la femme e de la citoyenne un’acuta rilettura al femminile degli articoli della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino proclamata il 26 agosto 1789, nella quale più che contestare i fondamenti della Rivoluzione volle porre l’accento sul fatto che “il termine uomo non è collettivo, ma palesemente di genere”.
A detta di molti studiosi la “coerenza argomentativa” della sua opera è tale da superare la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Il saggio di Annamaria Locke ci mostra una donna incredibilmente libera e estranea dal sentire comune, le sue posizioni si distinsero perfino da quelle di Jean Jacques Rousseau che può certamente essere considerato un riferimento intellettuale salvo per le posizioni nei confronti dei diritti delle donne che per Olympe de Gouge non erano negoziabili.
Annamaria Locke suddivide il saggio in quattro parti, inizia tracciando un profilo di Olympe de Gouge evidenziando l’influenza che l’Illuminismo ebbe su di lei, racconta poi la sua La Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne analizzandola sia nella struttura che nei temi, parla dei suoi scritti politici e della Rivoluzione, del divorzio, del teatro come “palestra politica”, delle commedie.
In 153 pagine si compie il miracolo di strappare all’oblio una figura storica eccezionale:
“Svegliati, donna! La campana della ragione si fa sentire in tutto l’universo; riconosci i tuoi diritti. Il possente dominio della natura non e più circondato da pregiudizi, fanatismo, superstizione e menzogne.”
Una esortazione che, se ci pensate, è tutt’ora efficace, molto moderni anche i temi trattati in “La Nécessité du divorce” in cui sottolinea non tanto la sua contrarietà al vincolo matrimoniale quanto piuttosto l’irreversibilità dello stesso.
“Uomo, sei capace d’essere giusto?
È una donna che ti pone la domanda; non la priverai anche di questo diritto.
Dimmi, chi ti ha concesso la suprema autorità di opprimere il mio sesso? La tua forza? Il tuo ingegno?”
Come sia stato possibile escludere dalle narrazioni storiografiche una figura così, ce lo spiega nella Postfazione Thomas Casadei che scrive:
“A duecentotrent’anni di distanza dalla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, è giunto certamente il momento di cogliere, in tutta la sua dirompente originalità e in tutte le sue implicazioni, il rilievo dell’opera di de Gouges nonchè quello dei suoi scritti politici, non solo entro le prospettive del femminismo e delle sue radici ma anche entro il novero delle letture imprescindibili per le discipline giuridiche e per le scienze sociali.”
Io leggendo «La liberté ou la mort». Il progetto politico e giuridico di Olympe de Gouge di Annamaria Loche ho fatto un bel passo avanti e siccome la storia insegna o, per fare una citazione più mainstream “la storia siamo noi” , suggerisco di leggerlo se volete spunti di approfondimento per tematiche tutt’altro che superate.
«La liberté ou la mort». Il progetto politico e giuridico di Olympe de Gouge di Annamaria Loche
Editore: Mucchi
Collana: Prassi sociale e teoria giuridica
In commercio dal: 8 marzo 2021
Pagine: 153 p. € 15,20