BabeleHP e limitazioni dell’uso delle cartucce nelle stampanti: sulla home page del colosso l’avviso dell’antitrust

L’home page del sito web italiano di Hp presenta una informativa emanata dall’Antitrust per mezzo della quale viene notificata la sentenza con la quale le pratiche aggressive che l’azienda ha adottato sono state punite. Risale alla fine del 2020 la sentenza proveniente dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: adesso, sul sito ufficiale del marchio compare una finestra in sovraimpressione attraverso la quale i visitatori vengono informati di ciò che è successo. Ovviamente, una richiesta in tal senso era giunta direttamente dall’Antitrust.

Che cosa dice il messaggio

L’avviso dell’Antitrust copre la home page ed è davvero impossibile non notarlo. In esso si fa notare che Hp Inc. e Hp Italy Srl hanno indotto microimprese e consumatori a comprare stampanti e a eseguire aggiornamenti dei firmware installati al loro interno senza informarli a proposito delle limitazioni relative all’impiego di cartucce di toner e di inchiostro non originali. Inoltre, il marchio ha fornito informazioni ritenute ingannevoli e omissive – queste sono le parole che si leggono nell’avviso – a proposito delle ricariche di inchiostro non originali e della loro qualità. A causa di queste informazioni, i clienti sono stati indotti a pensare di essere costretti a cambiare le cartucce hp compatibili, o a doverle sostituire, per colpa di loro difetti o carenze. Al contrario, ciò non era possibile per effetto delle limitazioni previste da Hp e attuate per mezzo di specifiche istruzioni dei firmware delle stampanti.

Che cosa ha fatto Hp

Ma non è tutto, perché il contenuto della sentenza sottolinea anche che Hp attraverso il firmware ha impartito istruzioni, a insaputa dei consumatori, per cui le stampanti trasmettevano i dati di funzionamento riguardanti le cartucce che venivano usate – sia che fossero originali, sia che non lo fossero – registrati in modo che potessero essere inoltrati a un archivio utilizzato da Hp per pianificare le proprie strategie commerciali. In più, nel caso in cui i consumatori impiegassero delle cartucce non originali sulle stampanti Hp, l’azienda negava la garanzia e non ammetteva il rapporto di causalità tra l’uso della garanzia legale di conformità e il guasto della stampante.

Le violazioni commesse dall’azienda

Come viene fatto notare nell’avviso, tali comportamenti hanno rappresentato una violazione degli articoli 20, 21, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. Ovviamente, chi giunge sul sito web italiano di Hp ed è intenzionato a navigare per acquistare un prodotto o per qualsiasi altro motivo può chiudere la schermata della notifica con un semplice clic. Ciò che conta è che l’informativa sia stata fatta conoscere agli utenti. In effetti, l’informazione spesso è il modo principale, se non addirittura l’unico, attraverso il quale i consumatori possono essere tutelati: è questa la ragione per la quale l’Autorità aveva obbligato Hp a dare piena pubblicità alla comunicazione, come poi è successo.

Hp e le stampanti 3D

Nel frattempo, Hp si è affacciata sul mercato delle stampanti 3D: l’intenzione è quella di rilanciare le vendite, che sono in calo. L’azienda californiana ha avviato partnership con molti marchi, come per esempio Bmw, Autodesk e Nike, con l’intento di favorire una maggior diffusione dei propri prodotti sul mercato. Ebbene, 3D Hp Jet Fusion – cioè la nuova linea di stampanti – intende inserirsi in questo solco e favorire il raggiungimento degli stessi obiettivi. Si tratta di prodotti rivoluzionari non solo dal punto di vista del design, ma anche per ciò che riguarda la produzione e la stessa prototipazione. Inoltre è la prima volta che vengono messe a disposizione parti fisiche con una velocità superiore di 10 volte rispetto a quella che caratterizza i sistemi di stampa 3D attuali, per di più a un costo dimezzato.

Hp segue nuove strade

Il lancio delle stampanti 3D è la dimostrazione di come Hp sia alla ricerca di nuovi percorsi da intraprendere e di nuove strade da seguire. L’ingresso sul mercato risale a circa 5 anni fa, con il lancio dei prodotti di Stratasys e di 3D Systems Corporation, che non a caso in questo momento sono ritenuti due dei marchi più importanti del mercato nel settore delle stampanti 3D. Va detto, tuttavia, che sia 3D Systems Corporation che Stratasys hanno dovuto fare i conti con un successo contenuto dopo che, un paio di anni fa, si è raggiunto il picco nel settore. La differenza principale tra queste due aziende e Hp, a ogni modo, sta nel fatto che Hp non mira ai clienti privati, ma si sta focalizzando sul mercato business. L’idea, che in effetti ha un suo fondamento, è di puntare sulle aziende, cioè il tipo di clientela che si può permettere di comprare dei dispositivi di stampa premium 3D.

Quali modelli verranno venduti da Hp

Hp ha reso noto che saranno due le tipologie di stampanti in vendita. In particolare, il modello 4200 è concepito per i clienti business che puntano a prototipi e vogliono realizzare lotti di articoli di grandi dimensioni. Il prezzo di questa stampante sarà di più di 200mila dollari, comunque variabile in base alla configurazione. L’altro modello sarà il 3200, con un prezzo compreso tra i 130mila e i 155mila dollari: ideato per assecondare le esigenze dei clienti business che sono in cerca di programmi di post-elaborazione e di altre funzionalità supplementari.

Il declino delle vendite di Hp

Hp in questo momento è la seconda azienda al mondo nel settore dei personal computer, e può contare su una quota di mercato pari più o meno al 20%. Tuttavia la società è costretta a far fronte al costante declino delle vendite di pc. Con la stampa 3D, la speranza è quella di migliorare la situazione, ma certo ciò che è avvenuto in Italia con il comportamento poco trasparente attuato con le stampanti e le cartucce rende bene l’idea delle difficoltà che il marchio sta attraversando, a dispetto delle sue grandi dimensioni.

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