Le compravendite di immobili in Italia nel post-pandemia sono in aumento. A fare da traino alle statistiche nazionali sono i piccoli comuni, ma si compra e si vende anche nelle grandi città. Le agevolazioni fiscali previste per chi compra la sua abitazione principali costituiscono un incentivo. Ecco, quindi, una guida completa con tutte le informazioni da sapere prima di richiedere un mutuo.
Secondo alcune statistiche pubblicate dal quotidiano Il Sole 24 Ore, le transazioni residenziali sono aumentate del 36,8% rispetto al 2020 e del 17% rispetto al 2019. Gli italiani, dopo un anno di stop, hanno quindi deciso di dar seguito ai propri progetti, tra cui l’acquisto dell’abitazione principale. La tendenza è diffusa uniformemente da Nord a Sud, con picchi nei piccoli comuni.
Rispetto al primo trimestre del 2020 sono state ben 33 mila le case compravendute in più. Nei capoluoghi, invece, la crescita è di circa 12mila transazioni.
Si tratta di un segnale di ripresa molto incoraggiante che fa ben sperare, considerato anche il rinnovo delle agevolazioni per tutti i giovani che intendono comprare casa. A questa congiuntura favorevole è da aggiungere anche la convenienza dei tassi di interesse per mutui e prestiti, tendenza che tiene basso il costo del denaro e favorisce l’erogazione di prestiti.
Come richiedere un mutuo per la prima casa?
Sono diversi gli istituti di credito che offrono condizioni dedicate per chi decide di acquistare la prima casa. Banca BPER, ad esempio, propone sia mutui a tasso fisso che a tasso variabile, con la possibilità per il cliente di modificare le condizioni contrattuali anche dopo la stipula.
In linea generale i mutui a tasso fisso adottano il miglior tasso di interesse attualmente disponibile sul mercato, i mutui a tasso variabile dipendono dal variare dell’indice Euribor.
Richiedere un mutuo è in realtà molto semplice: si valuteranno prima i requisiti personali e poi quelli relativi all’immobile. Per la prima fase sarà necessario presentare documenti personali, certificato di residenza, ultimo CUD e ultime tre buste paga (solo per i dipendenti), ultimo Modello Redditi (per lavoratori autonomi). Per la seconda fase si dovranno presentare i documenti dell’immobile (tra cui atto di provenienza, planimetria e visura catastale).
La fattibilità del mutuo sarà comunicata già 10 giorni dopo la richiesta: si potrà poi procedere alla perizia di un tecnico incaricato dall’istituto di credito e, in caso di esito positivo, alla stipula di contratti e atti notarili.
Quali sono le agevolazioni fiscali per la prima casa?
I mutui per l’acquisto della prima casa sono molto convenienti per le numerose agevolazioni fiscali previste. Per rientrare nella casistica prevista dalla legge bisognerà unicamente trasferire la residenza entro 18 mesi dalla stipula e non aver acquistato in Italia altro immobile con tali agevolazioni. L’acquirente dovrà inoltre essere una persona fisica e l’immobile non potrà essere di lusso.
Se si è in possesso di tali requisiti si potranno portare in detrazione spese accessorie non indifferenti, tra cui: onorario notarile, perizia tecnica, spese di intermediazione (fino a 1000 euro una tantum), spese d’istruttoria bancarie, imposta sostitutiva. Si potrà inoltre detrarre il 19% di interessi passivi: tale misura consente un risparmio massimo di 760 euro/anno. L’imposta sostitutiva, la cui somma è ovviamente detraibile, ammonterà al 0,25% invece che al 2% del capitale erogato.
Si tratta, quindi, di misure molto importanti che possono agevolare migliaia di famiglie italiane nell’acquisto di una casa di proprietà in cui trasferire stabilmente la residenza. In quest’ottica è dunque possibile comprendere le percentuali molto positive riscontrate nel mercato immobiliare: sono diverse le famiglie che hanno pensato di dare una svolta alla propria vita, e questo sembra il momento adatto per farlo.