BabeleShopper personalizzate e best practice per difendere il mare dalla plastica

Tra le vittime principali dell’inquinamento da plastica c’è il mare. Il WWF nel paper “La lotta al Covid frena quella dell’inquinamento da plastica” riporta i dati in merito alla quantità di plastica prodotta a livello globale nel 2019: 368 milioni di tonnellate! Soltanto nel Mar Mediterraneo per ogni chilometro di litorale si accumulano oltre 5 kg al giorno di plastica.

Un dato che mette i brividi e che anno dopo anno distrugge interi ecosistemi naturali ed estingue numerose specie animali. Due sono le iniziative interessanti per l’estate 2021 promosse da Greenpeace e dal WWF in collaborazione con Calzedonia a difesa del mare. Quali sono gli obiettivi che si propongono di raggiungere le due organizzazioni mondiali e soprattutto cosa possiamo fare noi per non combattere il “mare di plastica”?

Greenpeace: parte la nuova spedizione “Difendiamo il mare”


Il 22 giugno è partita la spedizione Difendiamo il mare di Greenpeace Italia. Questa è la quarta edizione e lo scopo resta il medesimo di sempre: documentare l’impatto che ha l’inquinamento da plastica sull’ecosistema marino, comunità costiere incluse. Grazie alla barca a vela Bamboo messa a disposizione dalla Fondazione Exodus di don Mazzi, Greenpeace potrà monitorare lo stato di salute del Mar Adriatico. Il tour durerà 3 settimane e si spera che le informazioni in merito alla spedizione servano a disincentivare la produzione di plastica nel settore industriale.

WWF e Calzedonia: Missione spiagge pulite

La missione spiagge pulite è partita a maggio 2021. L’obiettivo è ripulire dalla plastica almeno 1.500.000 mq delle spiagge italiane (circa 70 località). Per ogni bikini venduto, Calzedonia si impegna ripulire 1 mq di spiaggia. C’è inoltre la possibilità di partecipare attivamente alla missione e aiutare i volontari del WWF a ripulire le nostre spiagge, basta visitare il sito ufficiale dell’organizzazione e/o di Calzedonia e registrarsi all’evento di proprio interesse.

Ecco come diminuire il consumo di plastica

L’impegno nel ridurre il consumo di plastica riguarda tutti. Dal settore industriale al negozio di abbigliamento fino al singolo individuo. Vediamo subito le best practice da seguire per evitare di utilizzare la plastica.

Attività commerciali ed aziende

Hai un ristorante o un brand? La prima cosa da fare è abolire il consumo di buste di plastica biodegradabili che comunque non sono ecologiche. Acquista delle shopper personalizzate realizzate con materiali che hanno un minore impatto ambientale rispetto alla plastica. Su Mister Shopper, e-commerce specializzato nel settore delle shopper bag, sono disponibili numerose alternative alla plastica come diverse qualità di carta, TNT (tessuto non tessuto). Il vantaggio di questa tipologia di prodotti è che sono tutti riutilizzabili più volte. Una busta in carta riciclata ad esempio ha un ciclo di vita di gran lunga superiore rispetto ai sacchetti in plastica biodegradabile che durano il tempo della spesa. A ciò vanno aggiunti i vantaggi che può trarne anche l’attività commerciale/azienda in termini di promozione e visibilità. Le shopper personalizzate infatti fungono da manifesti pubblicitari in movimento. Su di esse è possibile far stampare immagini e slogan per raggiungere diversi obiettivi di marketing (aumentare la visibilità del brand, promuovere saldi ed occasioni speciali, aumentare le conversioni sul sito o app etc).

Oltre alla classica busta che contiene i prodotti acquistati dai clienti ricordiamo che è preferibile utilizzare la carta, meglio ancora se riciclata, per gli imballaggi ed il packaging. Un esempio attuale? L’Oreal ha lanciato da poco il primo shampoo solido in una confezione in carta o ancora Danone che in collaborazione con WWF-Germania e Nature Work ha presentato la nuova confezione dello yogurt Activia, realizzata in plastica di origine vegetale.

Prendi esempio da marchi di successo e punta su buste personalizzate, imballaggi e packaging che non sia in plastica.

Cambiare le proprie abitudini per difendere il mare

Cosa può fare ognuno di noi per tutelare l’ecosistema marino? Di seguito delle semplici indicazioni che possono fare davvero la differenza.

1) Preferisci brand ed attività commerciali che utilizzano buste e packaging non in plastica.

2) Compra acqua in vetro e quando sei fuori casa porta con te una borraccia. Ogni secondo finiscono oltre 33.000 bottigliette di acqua nel Mar Mediterraneo (https://www.wwf.it/news/notizie/?uNewsID=47720).

3) Conserva e utilizza fino all’usura i sacchetti in carta. Ricorda di smaltirli in modo corretto.

4) Se non ne possiedi già, acquista delle shopper in cotone, juta o altri materiali resistenti da utilizzare per fare la spesa. Online trovi inoltre diverse tutorial per creare shopper con materiali da riciclare come ad esempio t-shirt che non indossi più.

5) Quando sei in spiaggia a goderti il mare ricorda di gettare e differenziare i tuoi rifiuti nel modo corretto.

Questi sono soltanto 5 piccoli gesti che richiedono un impegno minimo per difendere il mare.

Non possiamo più aspettare, bisogna agire! Per salvaguardare il mare, il nostro Pianeta, noi stessi ed il futuro delle prossime generazioni.

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