E così i banchieri centrali si sono accorti della diseguaglianza. Da poco più di un mezzo lustro, almeno a dar retta a una volenterosa statistica che ha misurato la frequenza di questo termine nei loro discorsi. E il ritornello, da quando se ne sono accorti, è sempre lo stesso: dagli anni ’80 la diseguaglianza è cresciuta e non certo per colpa della politica monetaria, che anzi può far qualcosa per mitigare i fattori strutturali che generano questa esecrabile tendenza. Ci hanno messo tempo – un trentennio dagli anni ’80 – ma oggi la diseguaglianza è un termine al centro dei discorsi di banca centrale. Parlandone queste entità si qualificano come strumenti di stabilizzazione egualitaria e quindi calamite di simpatia. Viene da pensare che se non l’avessero scoperta, la diseguaglianza, le banche centrali avrebbero dovuto inventarla.
16 Luglio 2021