È difficile superare il test di Medicina perché la selezione è severa. Soltanto se viene affrontato con il giusto metodo può diventare un obiettivo realizzabile. Ed è proprio questa la finalità di MedCampus, startup innovativa e con la struttura di una community, che accompagna i ragazzi a superare brillantemente il test di Medicina. Come raggiungere questo obiettivo? Con percorsi didattici quotidiani specifici su tutte le materie che saranno oggetto del test: logica, biologia, chimica, fisica, matematica e cultura generale. Il fondatore e CEO del progetto è Leonardo Vaghaye, un ragazzo arrivato in Italia dall’Iran e che ha rinunciato a una carriera da medico per dedicarsi all’insegnamento, con all’attivo centinaia di studenti aiutati e una percentuale di successo, nel superamento dei test di sbarramento per l’accesso a Medicina, superiore all’80%. Con Leonardo Vaghaye, fondatore e CEO del progetto, cerchiamo di capire il ruolo della App nella preparazione al test di Medicina.
Le lezioni pensate dalla sua startup in che modo possono aiutare i giovani?
«Quello che facciamo con MedCampus è fornire innanzitutto un metodo di risoluzione per i quiz del test di Medicina, che è la nostra specializzazione e mia ossessione personale da oltre 10 anni. Per aiutare e sostenere gli studenti che si rivolgono a noi valutiamo la loro situazione specifica di partenza, indispensabile per costruire assieme un percorso personalizzato a 360 gradi. È basilare comprendere che ogni studente ha attitudini, bagaglio culturale e percorso scolastico diversi da tutti gli altri. La buona notizia è che, per affrontare con successo il test di Medicina, occorre cambiare prima di tutto a livello personale: bisogna imparare a organizzare lo studio in modo efficace, studiare tutti i contenuti di un programma piuttosto vasto e applicare questi ultimi alla logica dei quiz, che vengono ideati con il preciso intento di misurare la padronanza degli argomenti. L’approccio che forniamo con MedCampus si concretizza quindi in un aiuto strutturale sia per il test di Medicina, sia per il proseguio della carriera e della vita in generale. Il messaggio di fondo è che, per raggiungere gli obiettivi prefissati, occorre sviluppare una strategia adeguata. Spieghiamo in dettaglio cosa fare e come farlo, vivendo il tutto con grande senso di responsabilità, perché sappiamo che gli studenti porteranno con sé questa ricetta anche in futuro, a percorso accademico concluso».
Quali sono le metodologie più semplici da consigliare?
«La prima cosa da fare è alternare allo studio della teoria delle materie scientifiche la pratica con i quiz. Si tratta di un percorso diverso rispetto a quello canonico, ma che secondo la nostra esperienza porta enormi benefici allo studente. Lo aiuta a rimanere più determinato e, molto spesso, perfino a innamorarsi dei quiz stessi. Il suggerimento è quindi quello di partire fin da subito con i quiz legati alle materie preferite, per poi organizzare il proprio piano di studi a seconda degli altri argomenti presenti nei test. Sulla base di questi due fattori è possibile creare un calendario didattico efficiente e personalizzato, allontanando al contempo il rischio di vivere un’esperienza noiosa e quindi poco proficua».
Perché realizzare una startup specifica?
«MedCampus nasce per mutare il modo in cui viene concepito l’apprendimento. Il mondo è cambiato radicalmente negli ultimi due secoli, ma la scuola è sempre rimasta uguale a sé stessa. Questi modelli datati di apprendimento si basano ancora su un retaggio culturale tipico dell’età industriale, basti pensare alle campanelle che scandiscono intervalli e fine delle lezioni. Gli studenti sono divisi in classi, all’interno di stanze, raggruppati soltanto in base alla loro età. Ma la logica ci suggerisce che il modo migliore per formare i ragazzi, spesso molto diversi tra loro, non può essere più questo. Oggi gli studenti subiscono le lezioni in modo passivo, quando le seguono, e vanno a scuola o all’università solo per sapere ciò di cui si parla. Il vero studio devono poi organizzarlo da soli una volta tornati a casa, arrangiandosi con i compagni e cercando informazioni online, spesso in modo del tutto disorganizzato. Alla base mancano veri metodi di studio e modelli di pensiero e di ragionamento. Noi abbiamo creato un nuovo modo di svolgere la didattica online personalizzata, che è il nostro Metodo Edutainment Scientifico ora in fase di brevetto, ed è più simile a una produzione televisiva che a una comune lezione scolastica. Per farlo, oltre a metodi innovativi applicati all’insegnamento, ci serviamo anche di insegnati d’eccezione come Elia Bombardelli, il coach di matematica più famoso d’Italia che con le sue videolezioni su Youtube ha collezionato milioni di visualizzazioni».
A livello europeo quale situazione si registra nelle facoltà di medicina?
Anche a livello europeo si registrano le stesse difficoltà dovute alla mancanza di una seria programmazione del percorso di medico. Almeno in questo, nonostante la scarsa considerazione generale, l’Italia è messa meglio di molte altre realtà. È tuttavia importante continuare a diffondere questo messaggio: quando si parla di carenza di medicina non si parla di carenza di studenti, ma di medici specialisti. Ultimamente qualche progresso è stato compiuto anche su questo fronte e speriamo che in futuro ciò acquisti ancora più validità, soprattutto alla luce della grande necessità di specialisti che questo periodo storico ha rivelato con forza e urgenza».
Francesco Fravolini