GovernDanceUomini o caporali? La governance secondo Toto’

La governance è scienza, non pettegolezzo.

“L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali…….I caporali son coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque. Caporali si nasce, non si diventa! A qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi. Pensano tutti alla stessa maniera!”
Molto piu’ di uno sketch comico, la filosofia di vita di Toto’ è quanto mai attuale. Ma la buona notizia è che nonostante la gran caciara fatta dai media piu’ svariati, il mercato resta immobile davanti allo spettacolo demoralizzante fra privati che si contendono, svalorizzandolo, il bene pubblico (quotato) e agitandosi disordinatamente. La governance delle imprese non è soltanto chiachiericcio; è mercato, è processo, è competenza ed è risultato. Quando si parla di buona governance si dimentica spesso che essa non è fatta solo di regole e persone, ma di regolamenti, metodologie e interazioni efficaci fra persone che condividono un progetto strategico e di board. Semplificare questa visione, significa svilire la responsabilità sociale e civile che ogni buon amministratore ha; significa mortificare il ruolo dell’imprenditore e del manager all’interno della società e della comunità professionale.
L’assenza di Draghi dalla scena del dibattito privatistico è emblematica.
Inutile perder tempo fino a quando, è auspicabile, non pronunci una parola di allineamento anche su chi, privato, pensa di potersi esonerare dalle logiche di mercato e di retta governance.
Lo farà o forse no, perché la ormai riconosciuta lungimiranza di chi è al governo, puo’ anche dettare un cambiamento del peso strategico di alcune aziende che seppur quotate, dimostrano, restando caoticamente indomabili di fronte alla ragione di mercato, uno slittamento verso la marginalizzazione con relativa perdita di protagonismo. Quasi a significare che in tempi post pandemici non solo cambiano le logiche del lavoro e del suo ruolo nelle vite dei piu’, ma anche la governance assume una coloritura analitica e scientifica. Finalmente! Esiste una scienza delle persone che ridà dignità alle competenze, alla sostanza dei contenuti ed esiste anche una scienza della governance che sempre piu’ marginalizza ‘i caporali’ e alimenta gli Uomini, degni di tale nome. Certo ci vorrà tempo e pazienza, ma ormai la partita è iniziata e noi tifiamo per gli Uomini. In questa vita, che è “lotta continua e discontinua”, come ci insegna Toto’.

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