BabeleCome sono cambiati i consumi food degli italiani nel 2021

Il 62% degli italiani cambia il modo di intendere la spesa e l’alimentazione, orientandosi sempre più verso cibi salutari e vegetali. Una svolta che – date le analisi a livello europeo e mondiale – si rivela in piena linea con quella assunta da altri paesi occidentali (Francia in primo luogo, con il 75% dei suoi abitanti disposta a cambiare abitudini alimentari e modo di fare la spesa, preferendo prodotti più bio).

L’Italia verso un’alimentazione più sana, locale e a ridotto impatto ambientale

Del 62% degli italiani disposti a cambiare alimentazione, 3 consumatori su 4 si dicono decisamente orientati verso un’alimentazione più sana, riducendo il consumo di carne e preferendo quello di vegetali e alimenti più salutari (che vedono una decisa crescita nell’indice delle vendite). Altre nazioni europee si confermano in questo percorso, come la Spagna, mentre per altri Paesi le percentuali sono più basse.

L’interesse per un’alimentazione più sana passa anche per l’attenzione alla lista degli ingredienti: il 45% degli italiani predilige adesso il cibo biologico, scartando conservanti e coloranti e mostrando dunque un maggior interesse per la composizione degli alimenti da acquistare.

Il cambiamento passa anche per l’attenzione alla provenienza degli alimenti: il 65% degli italiani conferma di preferire prodotti di origine locale o regionale, una tendenza comune a Francia e Spagna, di qualche punto percentuale indietro ma tutto sommato vicine.

La responsabilizzazione degli italiani verso tematiche ambientali, inoltre, coinvolge anche la scelta del package e dell’impatto ambientale che questo comporta: una maggiore attenzione dunque all’ambiente, anche questa in perfetto accordo con la maggior parte dei Paesi occidentali.

Meno in linea con gli altri Paesi è la disponibilità degli italiani a sperimentare sapori nuovi (43,8%), probabilmente vista la preferenza complessiva per i prodotti di origine locale o quanto meno nazionale; invece, sopra la media è la netta preferenza per alimenti salutistici, vegani e ricchi di proteine e fibre (42,7%, dieci punti percentuali sopra la media complessiva globale).

Nuove tendenze di vendita del settore food

Certamente, l’analisi dei trend alimentari italiani non può non tenere conto del boom dell’e-commerce food (cresciuto del 60% in Italia) e delle recenti riaperture conseguenti all’andamento della pandemia. Compito degli italiani è quello di trovare un compromesso tra le tendenze evidenziate e le nuove possibilità offerte da riaperture ed e-commerce o delivery.

La recente attenzione alle promozioni e la ricerca dei discount con i prezzi migliori, inoltre, ha certamente delle ricadute sulle abitudini salutiste italiane, che tuttavia vengono confermate dai consumatori come una priorità al momento di fare la spesa (32%). Stesso discorso vale anche per gli italiani disposti a spendere di più per l’acquisto di prodotti eco-sostenibili, in una percentuale che si assesta al 16%.

L’anno in corso, inoltre, ha visto un aumento della disponibilità degli italiani a cucinare da sé, con conseguente incremento delle vendite di elettrodomestici e strumenti per la cucina, anche all’aperto, come evidenziato dal boom di attenzione per accessori e ricette barbecue. Si tratta di una tendenza che trova conferma nella crescita percentuale della vendita di prodotti freschi e ingredienti vari (uova, lievito, burro, farina), contro una riduzione di scatolame e cibi preconfezionati. È ancora da verificare quanto questo trend riuscirà a resistere: certo è che le prime riaperture dei vari servizi di ristorazione e il food delivery non sono riusciti a scalzare questa tendenza.

La spesa per gli alimentari in Italia 2021

Se, da un lato, si è fisiologicamente ridotta (-42%) la spesa per la ristorazione (con la complicità di chiusure, riaperture controllate e altri elementi connessi), la spesa per i consumi alimentari domestici è necessariamente cresciuta, sia nel caso di alimenti confezionati (+8%), sia nel caso di prodotti freschi (+5,9%).

Le vendite di alimentari registrano picchi e crescite in quasi tutti i settori, specie per quel che riguarda gli ingredienti per la produzione domestica: la vendita delle uova ha registrato picchi del 42%, con una media del 15%; il latte ha visto un incremento delle vendite del 3,9%. Altra crescita notevole per i salumi (+8%) e per gli ortaggi e la frutta (entrambi al +9%, confermando la svolta vegetale nelle abitudini alimentari italiane).

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