Da oggi in libreria Essere un uomo di Nicole Krauss
Il libro
Nicole Krauss torna a esplorare il tema della memoria, dello sradicamento, della fede, con questi racconti animati da riflessioni incisive e profonde. Un ruolo centrale è ricoperto dalle donne: le protagoniste sono colte in vari stadi della loro esistenza, dall’infanzia alla vecchiaia, passando attraverso l’adolescenza, la consapevolezza della sessualità, o il meraviglioso annunciarsi di una nuova vita. Il punto di vista è spesso spiazzante: nella storia di apertura, ad esempio, una studentessa tredicenne scopre che la sua amica ha avuto un incontro pericoloso con un uomo più vecchio di lei; la stessa studentessa, una volta adulta, osserverà con paura e un pizzico di invidia la reazione della giovanissima figlia agli sguardi degli uomini. I personaggi che popolano queste pagine sono sfaccettati, ci spingono a porci domande scomode: come affrontare il divorzio – sorprendentemente amichevole – dei tuoi genitori? Come gestire l’arrivo di un misterioso sconosciuto che dice di essere tuo padre, quando lo credevi morto da anni? E, in definitiva, che cosa significa essere un uomo ed essere una donna?
«Il modo in cui Nicole Krauss descrive le sfumature del sesso e dell’amore, delle relazioni e della dipendenza, ricorda l’opera di Natalia Ginzburg nella sua profondità psicologica, nel suo rigore intellettuale» – The New York Times Book Review
La mia lettura
Svizzera
Zusya sul tetto
Io dormo ma il mio cuore è sveglio
I giorni della fine
Vedere Ershadi
Future emergenze
Amour
Nel giardino
Il marito
Essere un uomo
Ecco i titoli dei dieci racconti racclti in Essere un uomo di Nicole Krauss da oggi in libreria.
Il messaggio che mi è arrivato chiaro da tutti è soprattutto che “la storia siamo noi” per usare un verso di De Gregori, ognuno è frutto della storia passata che purtroppo in alcuni casi si ripete. Nel racconto Svizzera o in Zusya sul tetto per esempio, è evidente che i personaggi reagiscono e agiscono in conseguenza a ciò che hanno vissuto. Il padre di Soraya in “Svizzera” immagina la figlia vittima di un destino malvagio, è una donna, sono iraniani e una donna in balia di un uomo che fine può fare? Così il nonno di “Zusya sul tetto “ desidera sottrarre il nipotino al “destino della circoncisione”.
E c’è anche il desiderio di indagare sulla natura umana, ’”Essere uomo” io l’ho inteso “essere umano”, i racconti hanno molti personaggi femminili ma non ho avuto l’impressione che Nicole Krauss parlasse di essere uomo o essere donna, forse alcune storie contengono riferimenti alla diversa percezione dei rapporti, dell’amore e del sesso ma non è centrale, le riflessioni sono più universali.
Molto bello il racconto Io dormo ma il mio cuore è sveglio, anche qui c’è il passato, è quello di un padre che la figlia conosce davvero, per quello che evidentemente era, solo visitando la casa della sua infanzia quando oramai non c’è più e il tempo perso non ha speranza di essere recuperato.
Il senso della fine, della tragedia e della sopravvivenza sono fortissimi anche se il tono narrativo non è cupo.
In I giorni della fine c’è Noa a cui i genitori delegano di consegnare i documenti per porre fine al loro matrimonio, ( intanto gli incendi divampano intorno alla città di cui non sappiamo nulla, la immaginiamo in California) e contemporaneamente una coppia si ostina a volersi sposare pur in una atmosfera di devastazione e distruzione.
Inquietante e terribilmente attuale è Future emergenze. In una città sconosciuta i cittadini ricevono maschere antigas (l’11 settembre c’è già stato) per eventuali minacce e la maschera che dovrebbe salvare la vita diventa per i protagonisti del racconto qualcosa che attribuisce una nuova e diversa identità (almeno in apparenza) a chi la indossa trasformandolo in uno sconosciuto, in qualcosa di minaccioso.
Il tempo, suggerisce Nicole Krauss in Essere un uomo, distorce le cose, i ricordi di uno stesso evento possono essere completamente diversi per due persone, il dubbio su chi siamo veramente si insinua man mano che leggiamo.
Quanto ci sarà di Nicole Krauss in questi racconti? Di sicuro c’è la cultura ebraica che le appartiene, come anche i dubbi e le riflessioni sull’amore, molto frequenti nelle sue opere. “La storia dell’amore”, “La grande casa”, “Selva oscura”, la memoria è nelle fondamenta delle storie che racconta, in Italia l’autrice è pubblicata da Guanda, immagino la conosciate, è una donna di grande talento e molto affascinante, è facilissimo innamorarsene.
“Ci sono facce che la sofferenza rende irriconoscibili. […] Gli occhi di Sophie erano di un grigio intenso, che a volte, in certe condizioni, atmosferiche, virava quasi al violetto. Sulle prime […] non riuscii a rammentare il suo nome, né a capire a quale delle epoche sconnesse della mia vita risalisse il nostro incontro, ma riconobbi quegli occhi. Poi sentii la sua voce e ricordai, e nel breve periodo in cui le nostre strade si incrociarono, Sophie mi raccontò ciò che avevo dimenticato o non avevo mai saputo.”
Essere un uomo di Nicole Krauss
Traduzione:
Maria Federica Oddera
Editore:
Guanda
In commercio dal:
02 settembre 2021
Pagine:
276 p., Brossura € 19,00