Notes da (ri)vedereConsumi, favorire gli acquisti con l’Intelligenza Artificiale

I consumi subiscono quella che potremmo definire la rivoluzione tecnologica. Con la piattaforma digitale Prezzo.it è possibile reinventare e potenziare la relazione tra negozianti e clienti, combinando canali online e offline: si parte dal web per instaurare un primo contatto in base al prodotto cercato, per poi accompagnare il consumatore ad acquistarlo nel negozio più vicino. La nuova frontiera dei consumi inizia da Milano proprio con la piattaforma tecnologica, basata su algoritmi di Machine Learning. Prezzo.it si avvale nella fase di lancio della collaborazione della Fondazione Politecnico di Milano che supporta il progetto con l’analisi dei comportamenti e delle tendenze dei consumatori e dei negozianti, facendo emergere l’attitudine dei consumatori verso un approccio multicanale, che combina l’utilizzo di canali online e offline.

Come funziona Prezzo.it

Grazie a un software proprietario che fa leva su algoritmi di Machine Learning, mette dunque in contatto negozianti e consumatori. E lo fa partendo dalle richieste e dalle preferenze inserite nella piattaforma dal potenziale acquirente, per poi restituire raccomandazioni personalizzate sui prodotti che rispondono a quelle esigenze, oltre a fornire indicazioni su dove poterli trovare in relazione al luogo dove il cliente si trova o vorrebbe fare acquisti. Con Massimo Cortinovis, uno dei fondatori della società, entriamo nel dettaglio dei consumi soffermando l’attenzione sulle nuove frontiere economiche degli acquisti.

Con questa piattaforma come si potrà orientare il consumatore che non ha molta familiarità con la tecnologia?

«Abbiamo cercato (e sempre cercheremo) di rendere la cosiddetta “esperienza utente” semplice e comprensibile. Qualunque persona connessa a Internet sarà in grado di utilizzare Prezzo.it tramite diversi punti di contatto. Oggi sul nostro sito Internet si possono fare ricerche in una modalità semplice (tipo Google) e trovare i prodotti desiderati, oltre ai negozi di vicinanza. A breve attiveremo anche un canale su Facebook Messenger, dove sarà possibile “chattare” con la piattaforma e ricevere le raccomandazioni sotto forma di messaggi. L’unico requisito per usare prezzo.it è essere connessi a Internet».

L’intelligenza artificiale in che modo sarà la protagonista del futuro del XXI secolo?

«Questo è un tema estremamente ampio. L’Intelligenza Artificiale può spaventare ma, se usata bene, permetterà di fare molte cose in maniera più efficace e molto più veloce, in tutti gli ambiti, dall’analisi di immagini diagnostiche ed il relativo referto, alla face recognition per individuare i criminali. Nel nostro caso, che può essere uno dei molti esempi di applicazione, l’Intelligenza Artificiale o il Machine Learning aiuteranno a raffinare sempre più i risultati delle ricerche e le raccomandazioni che potranno essere date agli utenti che navigano sulla nostra piattaforma. In questo modo i prodotti consigliati saranno davvero i prodotti più adatti per la persona che sta cercando, perché basati sui suoi ‘gusti’, e i negozi che verranno suggeriti come quelli da visitare saranno davvero quelli migliori per trovare ispirazione e prodotti coerenti con le necessità delle persone».

I commercianti quali benefici possono avere da una nuova modalità di consumo?

«Il consumatore sta cambiando velocemente i suoi comportamenti. Usa sempre di più Internet ed i media digitali per trovare ispirazione, cercare informazioni e costruirsi decisioni d’acquisto. Ma in realtà alle persone piace ancora molto andare in un negozio a toccare con mano un prodotto, a provarlo e a farsi consigliare dal negoziante, prima di procedere all’acquisto. In Italia l’ecommerce di prodotti retail è ancora sotto il 10% del totale. Le persone passano dall’online all’offline con continuità e questo comportamento non è destinato a cambiare radicalmente in futuro. I negozianti hanno dunque un asset di grande valore: il negozio. Dovranno, però, imparare ad inserirsi nel customer journey dei consumatori, che è molto digitale nella parte che precede la visita in negozio, con l’obiettivo di invogliarli a varcare la soglia. La piattaforma Prezzo.it nasce proprio per ampliare il bacino della clientela potenziale e per creare un legame con loro già sul web. Grazie alla visibilità offerta dal digitale i negozianti possono intercettare le persone che si trovano nelle vicinanze, quelle interessate proprio alla tipologia di prodotti da loro venduta e, di conseguenza, farsi notare in un momento in cui l’intento all’acquisto è altissimo (la ricerca del prodotto identifica una forte volontà di acquistare). Oltre alla visibilità amplificata, un altro vantaggio di prezzo.it per i commercianti è che, periodicamente, viene fornito loro un report elaborato sulla base dei comportamenti online dei consumatori (quali prodotti sono più ricercati? Quali più venduti? Quali i prezzi medi?). Si tratta di uno strumento per dar loro indicazioni preziose ed utili ad adeguare le loro strategie commerciali».

Negli altri Paesi europei c’è questo cambiamento nel commercio causato principalmente dal Covid 19?

«L’Italia è un po’ più arretrata rispetto ad altri Paesi europei per quel che riguarda la penetrazione dell’ecommerce. Il comportamento omnicanale del consumatore è però presente ovunque, con differenze non enormi. Anche nel Regno Unito piuttosto che in Germania le persone cercano online ma poi, nella maggioranza dei casi, amano comprare in negozio».

Francesco Fravolini

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